Demian riassunto
Demian narra una parte della vita giovanile di Émile Sinclair, il racconto avviene in prima persona e lo sviluppo del personaggio è presentato in diverse sequenze, a partire dall'età di dieci anni fino alla sua maturità. Ad ogni passaggio, nel corso del racconto, Sinclair acquista forza e personalità, autonomia di pensiero e fiducia in sé stesso.Capitolo 1 Due mondi
Émile Sinclair vive una condizione di doloroso conflitto interiore tra due mondi. Un mondo rappresenta il suo legame con la famiglia e gli affetti, circondato da calore e chiarezza, accompagnato dall’educazione e le sue regole, un altro mondo, è tutto ciò che è esterno, é quel mondo oscuro e misterioso della strada, della periferia violenta, che agli occhi di Emil acquista fascino e mistero. Egli infatti, ammette di trovarlo eccitante e prova attrazione verso quell’apertura sulla dimensione oscura del mondo.Sin dall’inizio della lettura emerge questa polarità. Quando è ancora un bambino, Emil sente di vivere queste due dimensioni separate, questi due punti di vista opposti della realtà e questo lo inquieta. Egli vorrebbe condurre la sua vita come i genitori si aspettano da lui, sul loro modello, ma si accorge di avere altre inclinazioni che lo allontanano da quelle aspettative familiari, sapendo di doverle tradire.
Verso i dieci anni, conosce Franz Kromer, un ragazzo violento e prepotente, figlio di un sarto, che trascorre le sue giornate nella strada, in “questo mondo di oscurità e malvagità, proibito e sconosciuto”. Kromer soggioga al suo potere e ai suoi ricatti Emil Sinclair rendendolo vittima di soprusi ed estorsioni.
La tensione tra quelli che lui chiama "i due mondi", si manifesta con più violenza durante un episodio in cui, nel tentativo di farsi accettare e stimare dal gruppo, un giorno racconta una storia completamente inventata- giurando che sia la verità- in cui dichiara di essere l’autore del gesto eroico di un furto di mele, nel terreno di un vicino. Franz Kromer approfitta di questa narrazione e del fatto che Emil è un ragazzo di famiglia benestante, per ricattarlo.
Questo infatti, minaccia il giovane Sinclair di raccontare tutto al proprietario del frutteto, e lo sottopone alle richieste continue di denaro, facendolo addirittura sentire responsabile di non riuscire ad obbedire ai suoi ordini, in quanto vista l’età, Emil non possedeva denaro proprio. Emil è vittima del potere esercitato da Kromer e si sente colpevole. Vittima di questo giovane tiranno che lo ricatta, giunge a compiere dei piccoli furti di denaro in casa propria e a mentire ai genitori per non perdere la propria dignità.
Il giovane è inorridito dall’idea di vedere crollare la fiducia della sua famiglia, le aspettative nutrite su di lui, di diventare un giorno un uomo onesto, rispettato e degno di fiducia. Emil è spaventato all’idea che suo padre e sua madre possano venire a sapere cosa gli sta capitando e vede tutto il suo mondo rassicurante distruggersi davanti ai crimini di cui si sente colpevole.
Le sue sono giornate tormentate dall’ansia e le notti popolate da incubi, Emil diventa sempre più chiuso e di cattivo umore, egli assiste alla disgregazione di tutto quel mondo sacro e familiare. Sente che l’affetto di sua madre, che da piccolo guariva ogni ferita, adesso non è più in grado di cancellare l’angoscia provocata dal mondo sordido e brutale che lo aveva coinvolto. Non ha il coraggio di confidarsi con nessuno di quanto gli sta succedendo e per settimane porta questo peso sulla sua coscienza.
Questa prima esperienza del mondo corrotto gli fa capire che scegliere una direzione quando si è davanti ad un bivio, è possibile e sta ad ognuno decidere, in piena autonomia, verso dove dirigersi. Emil intuisce delle verità e capisce che chi fa del male, lo fa calcolando il proprio interesse, nell’intento di ottenerne un vantaggio, egli non è quindi vittima di una predisposizione personale, ma è attore ed autore di un gesto volontario, come il furto può essere vantaggioso per un povero affamato e risponde perfettamente al suo bisogno di cibo. A questa prima scoperta segue il suo distacco con il suo vecchio mondo infantile, che sarà incoraggiato dal suo incontro con Max Demian.
Capitolo 2 Caino
Max Demian entra nella vita di Emil Sinclair, quando, trasferitosi in città, frequenta la sua stessa classe scolastica. Max Demian è descritto come un giovane dai lineamenti virili, ma al contempo anche femminili, dall’età sempre indefinita, ma che esprime una profondità che sembra raccontare di un’esperienza millenaria.Quando arriva in città con la madre, Demian desta sui compagni molto interesse e un certo fascino misto a diffidenza. A scuola frequenta la stessa classe di Emil Sinclair che lo ammira per il suo essere molto intelligente e maturo. Emil inizia gradualmente a legarsi a Demian e a fidarsi di lui.
Max Demian un giorno, durante una passeggiata si trova a discutere con Emil della storia di Caino e Abele narrata nella Bibbia e gli espone una sua personale interpretazione, secondo la quale quello che la bibbia chiama “il marchio di Caino” che è riconoscibile sulla fronte dei figli di Caino, cioè degli uomini che provengono da quella discendenza fratricida, in realtà altro non è che uno stigma, un’etichetta posta su coloro che impavidi e coraggiosi e che sono stati utili per incutere paura e inquietudine tra la gente e permettere la violenza e la vendetta.
In realtà, secondo Demian, il marchio di caino è un segno di superiorità, chi porta il marchio è colui che mostra coraggio e forza di carattere, il che non piace e desta sospetti alla gente.
“Le persone coraggiose e di carattere riescono sempre sospette agli altri. Non era comodo che esistesse una schiatta di gente impavida e inquietante, e così si appiccicò a quella schiatta un soprannome e una favola per farne vendetta e trovare qualche compenso alla paura avuta.»
Queste affermazioni turbano Emil che vede tutte le sue certezze sul bene e il male, vacillare. Demian protegge Emil dall’ambiente corrotto che stava frequentando e lo libera dalla malsana dipendenza da Franz Kromer. Max lo porterà a esplorare quelle parti di sé a lui ancora sconosciute.
Infatti, in un secondo incontro tra i due, Max Demian parla di alcuni esperimenti di telepatia per riuscire a leggere nella mente delle persone e capisce con grande intuizione che Sinclair è sottoposto a soprusi e ricatti da parte di Kromer e che sta soffrendo per questo. Egli dunque, intercede segretamente, andando a parlare a Kromer, il quale non si farà più vedere e smetterà per sempre di tormentare Emil.
Quando Emil Sinclair si ritrova liberato da quel fardello grazie all’aiuto di Demian, è euforico, quasi rinato, finalmente liberato da quell’afflizione, e addirittura rivela la sua sofferta pena ai genitori. Tuttavia non riesce a provare una sincera e onesta gratitudine per l'amico Demian, forse a causa del turbamento che i suoi discorsi gli avevano provocato, così si ritira nella ritrovata innocenza della sua infanzia, perdendolo di vista.
Emil sa che rifugiandosi nelle certezze familiari, sta rinunciando alla responsabilità di crescere, sa di averne paura: “non c’è strada più ostica all’uomo, che quella che lo conduce a sé stesso”
Capitolo 3 Il ladrone
Dopo alcuni anni, nell’epoca adolescenziale della pubertà, Sinclair avverte il richiamo del mondo proibito e sente l'inevitabile esistenza di un "mondo oscuro" dentro di sé. Capisce che questa realtà è presente in lui e che gli è impossibile reprimerla o ignorarla.Max Demian, che partecipava ai corsi di religione, in vista della celebrazione della cresima, si riavvicina ad Emil, ma questa volta con un ritrovato rapporto di amicizia; Emil sente che Max Demian é una creatura a lui molto affine, un fratello spirituale; lo ascolta interessato quando Max gli spiega come si possano controllare i pensieri delle persone solo con la forza di volontà ed è affascinato dalla determinazione delle sue idee, dalle sue convinzioni filosofiche e dalla sua interpretazione originale dei fatti religiosi.
In particolare Emil è colpito dal suo punto di vista sull’episodio della crocifissione dei due ladroni e dalla sua visione del ladrone crocifisso a fianco a Gesù, che non si pente di ciò che ha fatto. Demian ne vede l’aspetto eroico, dell’uomo che ha il coraggio delle sue idee e non le rinnega. Per Emil questa lettura della storia rappresenta la scoperta dell’imperfezione della figura del Dio della Bibbia, che non è più ai suoi occhi completamente puro, ma gli appare adesso "buono" solo a metà, essendo l'altra metà attribuita al demonio.
In quest’ottica, Emil ritrova la sua antica convinzione, della contraddizione e del conflitto eterno, tra due mondi paralleli, ma antitetici, presente in ogni essere umano. Egli sa che non si tratta solo di un conflitto personale, ma di un problema che coinvolge tutta l'umanità .
Demian dà autorità alle idee del mondo dell’ombra, oscuro e lontano dal Dio buono della sua infanzia. Ne risulta una filosofia di vita in cui ogni essere umano dovrebbe sapere come scegliere di vivere indipendentemente da permessi e interdizioni, perché regole e convenzioni sociali, così come le proibizioni, sono relative, variano nel tempo, e non sono eterne.
Emil fa resistenza a queste nuove idee e interpretazioni del mondo, ma ne è anche continuamente richiamato, il che mette in crisi la sua preparazione spirituale alla cerimonia della cresima, cerimonia che segnerà, tra l'altro, la fine della sua infanzia. “ Poi tutto mutò. La fanciullezza crollò intorno a me in un mucchio di macerie. I miei genitori mi guardavano con un certo imbarazzo. Le sorelle mi divennero estranee. Un'aura prosaica falsò e sbiadì i soliti sentimenti e le gioie, il giardino fu senza profumo, il bosco senza allettamenti, il mondo mi circondò come una bottega di cose vecchie, scipito e senza attrattive, i libri furono carta, la musica rumore”.
Capitolo 4 Beatrice
Quando compie sedici anni, Emil Sinclair va a vivere da solo, si trasferisce in un’altra città per continuare gli studi liceali e lascia dunque, la casa paterna.Allontandosi da Max Demian, riemergono i suoi conflitti interiori. Si sistema in un pensionato per studenti e vive isolato e malinconico. Dopo un periodo iniziale di vita ritirata, Emil inizia a frequentare Alfonso Beck , il ragazzo più anziano del pensionato, con il vizio di bere e di frequentare osterie.
Ben presto anche Emil diventa un frequentatore affezionato di osterie, trascura i suoi studi e si allontana dalla vita ordinata e sana che gli era necessaria per portare avanti gli studi. Vive sentimenti caotici, in cui si colpevolizza per essersi allontanato dai suoi doveri, ma allo stesso tempo legittima il proprio comportamento sregolato, quasi rassegnato alla sua natura distruttrice.
Questo gli provoca paure e insicurezze, perché scivolando sempre più nel mondo oscuro dell’alcool e delle notti insonni, sente di avere un disperato bisogno d’ amore. I genitori che lo vanno a visitare, stentano a riconoscerlo, è diventato uno studente ribelle, vicino all'espulsione e il padre lo minaccia di trasferirlo in riformatorio.
Il suo conflitto interiore inizia a risolversi quando si innamora di una donna che ama platonicamente. Emil non ne conosce il nome e la chiama Beatrice, ispirandosi ad un dipinto che descrive Beatrice Portinari, il primo amore di Dante Alighieri e vive quei giorni come immerso in un sogno.
Il viso di Beatrice gli compare contiuamente nella mente e si dedica alla pittura, con il proposito di farne un ritratto il più vicino possibile alla realtà. Ma una volta completato il dipinto, questo mostra stranamente, la fisionomia di Max Demian, e in seguito anche di sé stesso. Si crea tra Emil e i suoi dipinti, un legame interiore che produce in lui un nuovo ideale che lo guida. Infatti, dopo un sogno ispiratore, ricordando l’interesse di Max Demian per un’effige posta sulla porta della sua casa paterna, Emil dipinge l'immagine di un uccello che emerge da una sfera terrena, e lo invia all’amico Demian.
Capitolo 5 L’uccello lotta per uscire dall’uovo
Un giorno, durante una lezione, Sinclair si sorprende nel trovare un biglietto nel suo libro, sul quale compaiono queste parole “L'uccello si sforza di uscire dall'uovo. L'uovo è il mondo.Chi vuol nascere deve distruggere un mondo. L'uccello vola a Dio. Il Dio si chiama Abraxas.” Emil sa dentro di sé che questo biglietto arriva da Demian, è la sua risposta al disegno che gli ha inviato. Dunque egli è ancora presente nella vita di Emil, anche se distante.
Nel corso di una successiva lezione scolastica, Sinclair apprende che Abraxas è il nome di un'entità comprensiva del divino e del diabolico. Si risveglia subito il suo interesse per la misteriosa figura divina e in seguito a diverse inutili ricerche in biblioteca, fa la conoscenza di un suonatore di organo che Emil si diletta ad ascoltare la sera in una chiesa.
L’organista si chiama Pistorius ed è un appassionato di teologia e di filosofie esoteriche e con Emil allaccia una relazione di amicizia, ma quel che sconvolge Emil, è che Pistorius conosce Abraxas e glie ne parla come il Dio dei due mondi in opposizione, e anche della “grande eredità umana” che ogni uomo ha in germe dentro di sé.
Tutto ciò che vive nell'animo umano si trova in ogni individuo ed esserne consapevoli ci fa essere umani nel vero senso del termine. Alla questione di Emil, sull’omologazione dell’umanità e sul distinguersi della personalità, Pistorius risponde: «C'è una bella differenza tra l'avere il mondo dentro di sé ed esserne anche consapevoli! Un pazzo può produrre pensieri che ricordino Platone e lo scolaretto devoto di un istituto religioso può concepire nessi mitologici che troviamo nei gnostici o in Zoroastro. Ma non ne sa niente, e finché non lo sa è un albero o un sasso, nel migliore dei casi un animale. Quando poi gli balena la prima scintilla di questa conoscenza diventa uomo»
I discorsi di Pistorius contribuiscono a convincere Sinclair dell'idea che la sua guida è la propria voce interiore, e che dovrebbe smettere di preoccuparsi dei giudizi morali. Egli comprende di non dover seguire la via del "gregge", dando ascolto solo sé stesso. Ognuno ha una “missione” assegnatagli dal destino.
Capitolo 6 La battaglia di Giacobbe
Questa parte del romanzo vede la centralità dei sogni come eventi ispiratori e liberatori, che accompagnano la crescita e l’evoluzione del protagonista.Nel frattempo, Sinclair attira a sé l’interesse del suo compagno di classe Knauer, che sta attraversando una crisi spirituale e cerca in lui una guida. Knauer é afflitto da dubbi e tormenti simili ai suoi e Sinclair si trova impreparato a svolgere il ruolo di consigliere del compagno. Una sera Emil, dopo aver dipinto un volto dall’aspetto ermafrodito e dalla grande forza magnetica, sente di provare quella stessa rabbia che Jacob provò lottando contro l'angelo e spinto da una potente forza interiore, viene richiamato nella periferia della città in quel momento immersa nella neve, dove incontra l’amico Knauer e lì, riesce a fargli rinunciare all’idea di togliersi la vita.
Emil vive avvolto dai suoi sogni e dai suoi dipinti e quella figura androgina del suo immaginario, che si rivela nei dipinti, gli diventa sempre più familiare. Essa sembra contenere tutti i suoi conflitti, il bene e il male, l'identità maschile e femminile.
Sa di avere che qualcosa che lo contraddistingue e con il sostegno di Pistorius , diventa sempre più cosciente che ha una strada da percorrere. Con Pistorius, infine, il nostro giovane protagonista vede spezzarsi il legame di amicizia, dopo averlo criticato aspramente di essere sempre nostalgico di un passato ormai remoto e si rende conto di non poter più rimediare alla ferita provocata all’amico.
Capitolo 6 Eva
Ormai procinto di entrare all'università, superati i diciotto anni, Emil si trasferisce in una nuova città, vive lontano dalla vita goliardica e incontra nuovamente Max Demian, che vive lì con sua madre.Da questo momento in poi Emil Sinclair scopre che quel viso sognato nelle notti febbrili di desiderio, in cui confondeva una figura non chiaramente maschile o femminile, a metà tra una madre e un’ amante, corrisponde a quello della madre di Demian, che diventa ben presto l’oggetto del suo desiderio, egli comprende infine che Eva era la meta a cui doveva giungere.
Emil comincia a frequentare regolarmente la casa di Demian e sua madre e i tre vivono in una dimensione di scambio continuo di idee e aspirazioni, in una perfetta armonia e connessione spirituale.
Non sono rari gli incontri con intellettuali e filosofi e Emil trascorre momenti di appagamento nello stare a fianco alla sua amata Eva. I tre sentono di appartenere ad una categoria di persone che portano il segno, coscienti di quanto gli accade e sanno di essere in pochi ad avere una visione chiara del loro destino: “A poco a poco venni iniziato al segreto di coloro che recavano il “marchio”.
Eravamo risvegliati o sul punto di svegliarci e tendevamo a una vita da svegli sempre più perfetta, mentre le aspirazioni degli altri miravano a legare sempre strettamente al gregge le loro opinioni, gli ideali e i doveri, la vita e la felicità.” Max Demian è inquieto e racconta ad Emil di un sogno che lo ha sconvolto, un sogno di una qualità differente che non parla di lui, ma dell’umanità intera e del pericolo che sta correndo la civiltà in quel momento storico.
Ormai procinto di entrare all'università, superati i diciotto anni, Emil si trasferisce in una nuova città, vive lontano dalla vita goliardica e incontra nuovamente Max Demian, che vive lì con sua madre. Da questo momento in poi Emil Sinclair scopre che il volto sognato nelle notti febbrili di desiderio, in cui confondeva una figura non chiaramente maschile o
CAPITOLO 7 L’inizio della fine
La fine della permanenza di Emil in città sta per arrivare e quelle giornate serene di una vita idilliaca in compagnia di Demian e sua madre, stanno per terminare.Emil non riesce a dominare la forte attrazione per Eva, ma al contempo l’incubo della guerra si sta avverando e il terrore dei ragazzi per l’avvicinarsi del prossimo conflitto bellico, è presente tra la loro. Sono presenti in questa parte finale, le riflessioni di Emil sul sentimento patriottico e il sacrificio della vita per gli alti valori per cui la guerra li chiama a combattere, ma Emil sa anche che la guerra esalta i sentimenti di odio e distruzione che fanno parte della natura umana. I due ragazzi si affacciano ad un mondo nuovo, che ha bisogno di distruggere il vecchio, per esistere.
Emil si ritrova sul campo di battaglia, viene colpito da una granata e ferito gravemente, ma viene soccorso in tempo e trasportato in un luogo sicuro per poi essere trasferito all’ospedale militare. In quel frangente di grande sofferenza, Demian gli appare, gli parla e lo rassicura che, sebbene debba andarsene, sarà sempre con lui. Emil riceve da Demian un bacio.
«Piccolo Sinclair, sta’ attento. Io dovrò andarmene. Un giorno avrai forse bisogno di me, di nuovo contro Kromer o altri. Se mi chiamerai, non verrò più così volgarmente a cavallo o col treno. Allora dovrai ascoltare il tuo cuore, e ti accorgerai che dentro ci sarò io. Intendi?... un’altra cosa.
La signora Eva ha detto che se un giorno ti fossi trovato a mal partito, io avrei dovuto darti il bacio che mi ha affidato... Chiudi gli occhi, Sinclair! Obbedii, e sentii un bacio leggero sulle labbra dove avevo sempre un po’ di sangue che non accennava mai a diminuire. Poi mi addormentai”.