Citazioni celebri e frasi di filosofi famosi
Ci sono piu' cose in cielo ed in terra, Orazio, di quante se ne sognino nella tua filosofiaWilliam Shakespeare, Amleto
Non c'e' mai stato un filosofo che potesse
sopportare pazientemente il mal di denti.
William Shakespeare, molto rumore per nulla
Il fine ultimo e' il piacere dell'intelligenza
Aristotele
Eraclito
L'avere appreso molte cognizioni
non insegna ad avere intelletto
Eraclito
frasi celebri di filosofi e frasi filosofiche famose
si deve spegnere la tracotanza piu'
dell'incendio. Il popolo deve
combattere per la legge come per
le mura della citta'
qualsiasi persona e' in grado di arrabbiarsi,e' molto facile, tuttavia ,arrabbairsi nei confronti della persona giusta,nella giusta misura e nel giusto grado,e nel giusto momento,e per una causa giusta,nella maniera giusta: questo non e' alla portata di tutti e non e' affatto facile.
Aristotele
il bisogno di avere ragione e' il segno di una mente volgare.
Albert Camus
La falsita e l'invidia appartengono all'indeterminato ,all'impensabile,all'irrazionale. Ma in nessun modo la falsita' si insinua nel numero, a cui e' naturalmente nemica la falsita', mentre e' propria e connaturata la verita'.
Filolao
Plotino
la legge vuole che in guerra si salvino coloro che combattono valorosamente, non coloro che pregano; ne si raccolgono frutti con le preghiere , bensi coltivando la terra, ne si ottiene la salute, se non avendone cura.
frasi celebri filosofi
C'e' una vita beata ed eterna, a cui desidererei essere condotto per gradi proporzionati al nostro debole passo dalla guida di Dio, cioe' dalla stessa verita' Sant'AgostinoEmpedocle
Una cosa ti diro' : non vi e' nascita alcuna di tutte le cose mortali, ne fine nella morte funesta, ma solo mescolanza e separazione di miscele, che gli uomini chiamano natura
Aristotele
amabile e' il bene anche per un
sol uomo, ma piu' bello e divino
per il popolo e per la citta'
Aristotele
chiamo intelletto cio' con cui
l'anima riflette e concepisce

Plotino
ebbene ,l'ingiustizia che c'e' negli uomini desta tanta meraviglia perche' si crede che l'uomo sia la parte piu' ragguardevole dell'universo, e che non vi sia nessuno piu' saggio: ma l'uomo si trova nel mezzo tra gli dei e le bestie, e inclina ora verso una parte ,ora verso l'altra. E la maggior parte sta nel mezzo.
Sant'Agostino
lodevole e' l'ardore con cui l'animo ama, solo quando cio' che ama sia degno di essere amato ardentemente
Giovanni scoto Eriugena
Se luomo non avesse peccato ,non vi sarebbe in lui la divisione dei sessi, ma egli sarebbe essere umano soltanto; non si separerebbero in lui l'orbe terrestre e il paradiso, ma ogni creatura sarebbe in lui paradiso, ossia spirituale conversazione
frasi di filosofi
Abelardo
l'azione e' buona per la buona intenzione . L'intenzioe la chiamiamo buona ,cioe' retta, per se stessa; l'azione invece la chiamiamo buona , non perche' implichi qualche elemento di bonta' per se stessa, ma perche procede in una buona intenzione. Percio', se un uomo compie la stessa azione in tempi diversi, ispirandola ,pero', a intenzioni diverse, la sua azione puo' essere in un caso buona ,nell'altro cattiva.
Abelardo
l'intenzione e' buona,cioe' retta, quando uno crede di agire bene e pensa che quello che fa sia gradito a Dio
Re Salomone
chi crede troppo presto e' leggero di cuore
San Bonaventura
sei sono i gradi delle potenze dell'anima ,attraverso i quali saliamo dal livello piu' basso al livello piu' alto,dall'esterno all'interno, dal temporale all'eterno. Essi sono: il senso, l'immaginazione, la ragione, l'intelletto, l'intelligenza e l'apice della mente.Questi gradi sono collocati in noi per natura,deformati dal peccato,riformati dalla grazie e da purificare con la giustizia, da esercitare con la scienza, da portare a perfezione con la sapienza.
San Bonaventura
Il macrocosmo (universo) entra nella nostra anima, chiamata mondo minore, attraverso le porte dei cinque sensi. I cinque sensi sono cinque porte attraverso cui entra nella sua anima la cognizione di tutto cio' che e' nel mondo sensibile. Attraverso la vista, infatti,entrano i corpi sottili e luminosi, e le altre cose colorate: attraverso il tatto i corpi solidi e terrestri: attraverso i tre sensi intermedi le cose intermedie: attraverso il gusto le acquose,attraverso l'udito le aeree,attraverso l'odorato le vaporose, che hanno qualcosa della natura umida, qualcosa dell'aerea e qualcosa dell'ignea o calda, come appare dal fuoco sviluppato dagli aromi.
San Tommaso
Fine ultimo di ciascuna cosa e' quello che e' inteso dal suo primo autore o motore. Ma il primo autore e' motore dell'universo e' l'intelletto. E' necessario quindi che il fine ultimo dell'universo sia il bene dell'intelletto ,e questo e' la verita'.
altre frasi celebri di filosofi ...
I due mali contro cui la ragione filosofica ha sempre combattuto - e deve combattere ora piu' che mai - sono, da un lato, il non credere a nulla; dall'altro, la fede cieca.
Bobbio, Norberto
A mio modo di vedere lo scopo reale di un filosofo non e' di cambiare il mondo, bensi di comprenderlo, e questo e' l'esatto contrario di quanto ha detto Marx.
Russell, Bertrand
frasi di filosofi famosi
nella maggior parte della filosofia ,il dubbio e' stata la molla che la ha spinta mentre il suo fine e' stato la certezza.Russell, Bertrand
E' quasi impossibile,e comunque non facile, cambiare col ragionamento quello che e' consolidato nel carattere.
Aristotele
L'abitudine ci nasconde il vero aspetto delle cose.
Montaigne
Niente e' piu' forte dell'abitudine -
Ovidio
frasi celebri di filosofi : seneca
andare incontro alla morte per la seconda volta, richiede ancora piu' coraggio della prima.cio' che puo' essere sconfitto senza pericolo produce una vittoria senza gloria.
chi vive tutta la sua vita senza mai assaggiare il morso della sofferenza, ignora la meta' della vita stessa.
anche colui che ha avuto una felicita' perenne avra', prima o poi, la sua parte di sventura; e se si illudera' di essersela cavata, ma sara' soltanto un rinvio.
tutto succede in conseguenza di leggi ben determinate e fissate per l'eternita'.
tutto cio' che arriva dall'esterno e' nostro in maniera instabile e temporanea.
a volte si e' colpevoli anche senza avere fatto alcunche' di male.
colui che e' saggio riesce a vivere privo di speranze e di timori.
anche gli uomini che hanno i capelli bianchi,rimangono sempre un poco bambini.
frasi filosofi
aristotele
dirai che la filosofia non serve a nulla; devi tuttavia sapere che ,proprio per il motivo che e' priva del legame di servitu', E' la forma di sapere piu' nobile.possiamo chiamare uomo libero chi esiste per se stesso e non per un'altro
quello che si deve imparare a fare,
lo si impara facendolo
esistono tanti modi di fallire, ma per riuscire esiste un solo modo solamente.
la vera felicita' consiste nell'esercitare liberamente il proprio talento.
La filosofia non serve a nulla,dirai; ma sappi che proprio perche' priva del legame di servitu' e' il sapere piu' nobile.
il fine del lavoro e' quello di procurarsi del tempo libero.
per una donna la sua bellezza e' la migliore lettera di referenze possibile.
se esiste una soluzione perche' ti preoccupi? e se non esiste,perche' ti preoccupi?
se per brama di denaro ci si incammina fino alle colonne d'eracle e si prendono molti rischi,perche' non affrontare qualche fatica e sacrificio per la filosofia?
la natura non fa nulla senza uno scopo.
Democrito
Apparenza il dolce, apparenza l'amaro, apaprenza il caldo, apparenza il freddo,apparenza il calore, verita' gli atomi e il vuoto. Vi sono due forme di sapere, il genuino e l'oscuro. E all'oscuro appartengono tutte queste cose : la vista, l'udito, l'odorato, il gusto, il tatto. Da questo è distinta la conoscenza genuina. Anche il vivente è come un piccolo mondo, dicono gli antichi. Il bene e il vero sono eguali per tutti gli uomini, mentre ciò che piace è diverso per l'uno e per l'altro. Non ogni piacere, ma solo il piacere di ciò che è bello e si deve cercare.Parmenide
: orbene,io ti dirò, e tu afferra le parole che odi, quali sono le sole vie di ricerca pensabili: l'una ,che l'essere è, e che non è possibile che non sia, è la strada della persuasione (che segue alla verità); l'altra ,che non è,necessario che non sia ,e questo ti dico che è un sentiero del tutto impercorribile: ne,infatti,potresti riconoscere il non-ente (che non e' praticabile),ne potresti dirlo. lo stesso,infatti,è pensare e essere. al discorso rimane,dunque,aperta una sola via: che e'; e su questa si trovano molti indizi : che essendo ingenerato ,è anche incorruttibile ,poichè è tutto intero , incrollabile e senza fine. Ne mai era o sarà ,perche è ora,tutto insieme ,uno,e' continuo. Infatti,quali origine potresti trovarli? da che cosa potrebbe crescere? non ti permetterò di dire ,ne di pensare: dal non essere, perchè non è pensabile ne dicibile che non è. E quale necessità l'avrebbe spinto,a un certo momento , a generarsi cominciando dal nulla? E' dunque necessario ,o che sia senz'altro, o che non sia punto. Ne mai la forza della persuasione permetterà di pensare che dal non ente nasca qualcosa di diverso da esso. Pertanto la divina giustizia non gli ha permesso ne di generarsi ne di perire,sciogliengo i legami, ma lo tien fermo; e la sentenza su questo punto, è questa: è o non è. Si giudica dunque, come necessario, che una delle due vie e' impensabile e innominabile (non essendo la via della verità), mentre l'altra sussiste ed è veritiera...con cio' interrompo il mio discorso degno di fede e il pensare intorno alla verità: di quì in poi impara le opinioni dei mortali ascoltando l'ordine ingannevole delle mie parole...Melisso
sempre era ciò che è qualcosa ,e sempre sara': se infatti , si generasse ,sarebbe necessario che, prima di nascere,fosse nulla; ma se fosse nulla ,in nessun modo dal nulla si genererebbe qualcosa. Poichè,dunque, non è nato ,e sempre era ,e sempre sarà, e non ha principio ne fine,ma è infinito. ma come sempre è, così dev'essere sempre anche infinito di grandezza.citazioni filosofi
Eraclito
Eraclito: uno è per me centomila quando sia il migliore. Scelgono infatti una cosa invece di tutte ,i migliori: gloria eterna in luogo di cose mortali. i più,invece ,si rimpinzano come bestie. l'aver appreso molte cognizioni non insegna ad avere intelletto : altrimenti l'avrebbe insegnato ad Esiodo ed a Pitagora nonchè a Senofonte ed a Ecateo( ndr malignita verso autori considerati,a torto,come puri eruditi). ogni essere che striscia è condotto al pascolo con la frusta.Eraclito: si deve spegnere la tracotanza più dell'incendio. Il popolo deve combattere per la legge come per le mura della città.
Eraclito: per chi e' sveglio esiste un unico mondo; ciascuno dei dormienti(coloro che non si rendono conto della ragione delle cose), invece, si chiude in un mondo particolare. non dobbiamo agire o parlare come dormienti. Da quella ragione che tutto regge, e con cui comunichiamo piu' intimamente, da questa sono separati, e quelle cose in cui ogni giorno s'imbattono, proprio queste sembrano loro straniere. Ci si deve ricordare anche di chi ha dimenticato di dove conduca la strada. anche i dormienti cooperano a cio' che avviene nel mondo.
Eraclito : chi non spera l'insperabile non lo troverà, essendo introvabile e inaccessibile. Morte e' tutto ciò che svegli vediamo, e ciò che vediamo dormienti è sonno. I confini dell'anima, andando, non li troveresti pur percorrendo l'intera strada: cosi' profonda ragione essa possiede. La natura ama nascondersi. Il signore a cui appartiene l'oracolo di Delfi ne dice ne nasconde, ma accenna. L'armonia visibile è migliore di quella visibile. Non intendono come il discorde concordi con se: armonia in tensione ,come di arco e di lira.
Il contrasto è padre di tutte le cose e di tutte è re, e designa gli dei e gli uomini, e gli uni fa schiavi e gli altri liberi. La via all'insù e all'ingiù è la medesima . Lo stesso e' il vivente e il morto, lo sveglio e il dormiente, il giovane e il vecchio : queste cose infatti, precipitando in quelle, son quelle, e quelle di nuovo precipitando son queste. Immortali mortali, mortali immortali: questi vivendo la morte di quelli e,quelli, morti della vita di questi. Nei medesimi fiumi entriamo e non entriamo, siamo e non siamo. Comune infatti l'inizio e la fine sulla circonferenza del circolo.