la tempesta: riassunto atti
ATTO I, II, III
Il primo atto si apre con un naufragio, e conseguente distruzione della nave su cui viaggiano Alonso, re di Napoli, Antonio ,fratello di Prospero e il loro seguito.Artefice della tempesta e' prospero,che si serve della sua arte magica. Miranda impietosita piange le vittime del naufragio e Prospero,dopo averla rassicurata sul fatto che ai malcapitati non accadra' alcun male,inizia il racconto della sua storia e i motivi che lo hanno spinto a questa azione.
Prospero, infatti, era il legittimo duca di Milano ,nell'eta' in cui miranda aveva 3 anni,ed avendo allo stesso tempo una fiducia illimitata nei confronti del fratello gli aveva delegato i suoi compiti ducali,per potersi dedicare interamente "alla solitudine e alla cura della mia mente" ,per mezzo della lettura.
Questo indusse Antonio ,appoggiato dal re di Napoli ,ad usurpare suo fratello che lo esilia e lo abbandona in una barca alla deriva. Con l'aiuto della provvidenza e grazie ai mezzi di sopravvivenza ,oltre ai libri piu' amati da Prospero, che Gonzalo per pieta' aveva dato al re prima di essere abbandonato al suo destino,prospero raggiunge miracolosamente l'isola.
Nell'isola Prospero, per mezzo della natura e dei suoi insegnamenti, e favorito dalla lontananza dagli intrighi della corte, riuscira' ad impartire a Miranda la migliore delle istruzioni.
Prima del naufragio l'isola era abitata,oltre che da Prospero e Miranda,da spiriti al servizio di Prospero,tra i quali Ariel (spirito dell'aria ed esecutore del naufragio che ha disperso i gruppi i naufraghi nell'isola) e Calibano (spirito abominevole che Prospero ha provato ad educare al bene,fino a quando ha provato a violare la verginita' di sua figlia,e per questo e' stato ridotto in schiavitu' da Prospero).
La scena si sposta su Ferdinando,figlio del re di Napoli,che incontra Prospero e Miranda. Ferdinando e Miranda si amano dal primo momento, per un incanto operato da Ariel che ricorda quelli di Puck nel sogno di una notte di mezza estate. L'innamoramento ,come ormai Shakespeare ci ha abituato nelle sue opere, e' instantaneo, e cosi' come nel Romeo e Giulietta unisce i figli di due famiglie rivali al fine di superare le faide familiari tramite l'amore. Nello stesso tempo un gruppo di naufraghi inneggia alla buona sorte per essere sopravvissuti alla tempesta ed alla distruzione della barca.Il solo re di Napoli e' in preda allo sconforto per aver perso suo figlio Ferdinando,che crede morto, ed essere cosi' rimasto senza figli,dato che durante la tempesta la nave era di ritorno dal'Africa,dove ha sposato sua figlia Claribella con il re di Tunisi.
Presto tutti si addormentano,tranne il fratello di Alonso(Sebastiano) e il fratello di Prospero(l'usurpatore Antonio).In un dialogo che ci riporta alle surreali scene del Macbeth, Antonio incita Sebastiano ad uccidere suo fratello nel sonno, cosicche' possa diventare re di Napoli. Sebastiano si chiede cosa sara' della sua coscienza ma, cosi' come lady Macbeth, Antonio da fiato all'ambizione ed all'assassinio,e la coscienza e' vinta,la spada sguainata.
Ariel,che aveva evocato il sonno di Alonso e del suo seguito come balsamo contro il dolore e le avversita' della vita, avvisa Alonso, in sogno, del pericolo. Alonso si sveglia durante il sogno.
Il padre di Ferdinando parte alla sua ricerca,mosso dalla speranza che sia vivo.La scena si sposta su altri due personaggi,Stefano e Trinculo ,un bevitore di vino ed un buffone che si imbattono in Calibano che promette di servire loro e non piu' prospero e di aiutarli a spodestare Prospero quale signore dell'isola. Segue una scena che ancora una volta richiama Romeo e Giulietta: i due amanti Ferdinando e miranda nel loro primo colloquio da soli si promettono eterno amore e decidono di sposarsi.... il tutto sotto gli occhi di prospero ,non visto e felice, che annuncia il suo proposito di tornare al suo libro perche'
"prima di cena devo compiere molte cose con il suo aiuto" :Il libro e' il tramite Tra prospero e la magia.
Mentre il gruppo cerca Ferdinando,vinto dalla fatica, ed Antonio e Sebastiano rinnovano i lori propositi omicidi , Ariel si traveste da arpia e con l'aiuto di spiriti minori parla alla coscienze di Alonso, Sebastiano e Antonio , ricorda loro i peccati ed in particolare di aver spodestato e cacciato Prospero e sua figlia,chiedendo
"un pentimento sincero seguito da una vita innocente".
ATTO IV
All'inizio del quarto atto, Prospero concede in sposa Miranda e offre la sua benedizione,e comanda ad Ariel di radunare i naufraghi per mettere in atto i propositi che sono stati causa della tempesta e del naufragio. Ferdinando e Miranda assistono nel frattempo all'apparizione di Cerere Giunone e Iride,venendo cosi'a contatto col mondo degli spiriti e ricevendo la rivelazione di Prospero"siamo della sostanza di cui sono fatti i sogni,e la nostra breve vita e' racchiusa da un sonno"
Gli spiriti introducono la vita dopo la morte,e la vita terrena non e' altro che una minuscola parentesi in mezzo alla vita eterna: quando l'essere umano muore inizia un sogno che dura in eterno,la vita spirituale e il sonno che ogni notte dormiamo sono la stessa cosa.
L'atto quinto si apre col perdono di Prospero
"se bene vivamente colpito dalle loro perfide azioni,pure, con la piu' nobile ragione,supero la mia ira. L'atto piu' raro sta' nella virtu' non nella vendetta. Poiche' sono pentiti, il mio scopo non intende prosegiure di un solo sguardo corrucciato."
Segue il monologo di Prospero (allo stesso modo del faust) in cui rinnega la magia
"ma questa stessa primitiva magia io qui' rinnego,e quando avro' richiesto un'armonia celeste-che ora chiedo-...la mia bacchetta spezzero."
La magia in se e' quindi vista come elemento negativo, ma Prospero,cosi' come il Faust di Goethe,ottiene la salvezza perche' ha studiato l'arte magica spinto dal miglioramento della conoscenza e la magia stessa e' usata per nobili ideali. Vi e' quindi un percorso in comune tra Faust e Prospero :
Nel finale del quinto atto ariel raduna i gruppi precedentementi dispersi nell'isola ricostruisce la nave andata distrutta ,Prospero verifica il pentimento e perdona i protagonisti. Alonso e Antonio restituiscono a prospero il ducato di Milano , tutti si riincontrano e ritrovano se stessi nel momento in ciu si erano persi. Non rimane che l'epilogo,e la definitiva rinuncia alla magia
"ora non ho spiriti al mio comando,ne arte magica;e la mia fine sara' disperata se non saro' soccorso da una preghiera cosi' penetrante da giungere alla pieta' stessa e liberare da ogni colpa.cosi' come voi stessi sperate nel perdono dei vostri peccati , cosi' mi doni liberta la vostra indulgenza"