otello analisi
Insieme al re lear,al Romeo e Giulietta,al Macbeth e all'Amleto, Othello,in italiano Otello,e' uno dei drammi maggiori di Shakespeare. Il dramma,cosi' come quello del Re Lear e del Macbeth,e' un dramma della ingenuita' e della cecita'.La cecita' di chi si fa ingannare dalle apparenze ed e' incapace di interpretare lucidamente la realta' circostante. Questa condizione e' talmente diffusa dal nel genere umano , che l'Otello puo' essere assunto come emblema della condizione precaria del genere umano, continuamente messo alla prova e tentato da potenze demoniache .
Tema principale e' l'invidia da cui nascono tutti gli altri mali.
Otello deve scontrarsi con l'invidia di Iago,non causata dall'ambizione o dall'amore,ma semplicemente esercitata come istinto naturale e divertimento .Come nella realta' delle streghe del macbeth " il bello e' brutto ed il brutto e'bello ", questa e' la legge che muove le azioni di Iago : l'amore per la menzogna e la rovina di spiriti nobili. Desdemona,per contro,e' l'esempio di fedelta' e castita', la donna ideale che,non a caso,il destino vorra' morta prima ancora che venga consumata la prima notte di nozze, prima quindi di perdere la sua verginita'.
Il genere umano quindi,che per ben adattarsi in questa vita deve impare a distinguere l'apparenza dalla realta' :in questo dramma lo spettatore vede la differenza tra l'apparenza (il punto di vista di otello) e la realta' (il punto di vista del pubblico ,cui Iago ha subito svelato il suo disegno) . Tuttavia non e' solo Otello a non saper scorgere la realta' e la vera natura di Iago,che non a caso Shakespeare fa chiamare spesso e volentieri da vari personaggi 'onesto Iago'. Come nel mercante di Venezia vengono toccati i temi della diversita' e del razzismo . Venezia accoglieva gli stranieri e dava loro la possibilita' di emergere in proprorzione ai meriti,tuttavia Otello viene rimosso come governatore di cipro non appena il pericolo turco e' scampato, dimostrando l'ingratitudine di Venezia nei suoi confronti.
citazioni sull'Otello di Shakespeare
citazioni otello di Agostino Lombardo Con otello si giunge a quella che si puo' veramente definire la messa in scena della tragedia della parola. Nell'otello la tragedia diventa destino,la parola e' mistero e inganno , illusione e simulazione,apparenza che pero' incide sulla realta' e la distorce, rendendo la conoscenza impossibile e portando alla catastrofe. Otello si muove in Venezia senza nulla veramente vedere. Non vede cosi' la propria condizione di diverso,e certo la vedeva ben piu' lucidamente Shylock nel mercante di Venezia, a sua volta uno stranger ma ben consapevole del suo rapporto,anche conflittuale ,con la citta'.Non vede l'uso che Venezia fa di lui,la prigione in cui lo tiene, sfruttandone le qualita' militari per poi abbandonarlo dopo aver conseguito lo scopo della vittoria(dopo la vittoria sui turchi sara' cassio ,non piu' Otello ,governatore a Cipro,e questo prima ancora che Otello compia i suoi delitti). E soprattutto non vede l'inganno tessuto da Iago,e di cui invece il pubblico e pienamente consapevole-deve esserlo ,affinche' la cecita' acquisti la sua tragicita'.....e come nel caso del Macbeth,solo di fronte alla morte ,Otello, riconosce la propria cecita'.Anche nel caso del macbeth bisogna parlare di cecita',perche' Macbeth(di cui all'inizio si sono celebrati il valore e l'onesta') e' caduto grazie alla distorta visione del mondo che le streghe (e la moglie,vittima del resto della sua stessa sorte),nella sua natura visionaria pronta a cogliere i suggerimenti e le lusinghe del male. La cecita',l'illusione ,un'imperfetta visione del mondo e' anche al centro di Antonio e Cleopatra...terreno dell'azione di un Antonio che si configura a sua votla come eroe tragico nel senso indicato da Otello,e cioe' come vittima non soltanto della storia,o della passione per cleopatra,ma degli idola di cui scriveva bacone,dell'illusione e dunque della cecita'. L'illusione di essere ancora l'antonio del passato,il non accorgersi che il passato non torna,il passato e' irredimibile,che la sua grandezza e' finita, che egli non e' piu' la terza colonna del mondo. tratte dal libro "l'eroe tragico moderno"
otello frasi
Nella tragedia di Otello, il male volge un'altra delle sue facce; e il sentimento che gli risponde e', questa volta, non la condanna mista di pieta', non l'orrore per l'ipocrisia e per la crudelta', ma lo stupore. Jago non e' il male commesso per un sogno di grandezza, non e'il male per l'egoistico soddisfacimento delle proprie voglie, ma il male per il male, compiuto quasi per un bisogno artistico, per attuare il proprio essere e sentirlo potente e denominatore e distruttore anche nella subordinata condizione sociale in cui esso e' posto.(Benedetto Croce)
Iago: Perdonatemi, mio buon signore. Io vi devo obbedienza. Non sono pero' tenuto a quelle obbedienze dalle quali sono esonerati perfino gli schiavi. Svelare i miei pensieri! E se fossero ignobili e falsi? In quale palazzo non si insinuano a volte esseri immondi? Chi ha un cuore cosi' puro da non ospitare qualche pensiero vergognoso che tenga udienza sedendo in tribunale assieme alle piu' legittime meditazioni?
.....uno che si baratterebbe l'anima per correre dietro ad una bella moglie....
Otello: chi e' quell'uomo che puo' tenere in pugno il suo destino?
Tu trami ai danni d'un amico se, sapendo che ha ricevuto un torto,fai il suo orecchio estraneo ai tuoi pensieri.
Quando non c'e' piu' rimedio e' inutile addolorarsi, perche' si vede ormai il peggio che prima era attaccato alla speranza. Piangere sopra un male passato e' il mezzo piu' sicuro per attirarsi nuovi mali.
Quando la fortuna toglie cio' che non puo' essere conservato, bisogna avere pazienza: essa muta in burla la sua offesa.
Il derubato che sorride, ruba qualcosa al ladro, ma chi piange per un dolore vano , ruba qualcosa a se stesso.