lady macbeth personaggio
Le cose senza rimedio non meritanoattenzione : cio' che è fatto è fatto.
Lady Macbeth.
Lady Macbeth e' il personaggio piu' malefico del Macbeth di Shakespeare. Attraverso tutto il dramma ,la moglie di Macbeth ,sviscera temi classici del repertorio shakespeariano : l'ambizione,la crudelta' e la manipolazione degli altri.
Quando Lady Macbeth viene a conoscenza della profezia delle streghe,che prospettava l'arrivo al trono di suo marito, sente che egli ha un cuore troppo gentile per macchiare la sua coscienza con dei reati gravi,pur di arrivare a vestire la corona di scozia.Nel suo spaventoso soliloquio Lady Macbeth implora le potenze delle tenebre affinche' la privino della sua gentilezza e della sua compassione:
Come, you spirits That tend on
mortal thoughts, unsex me here,
And fill me, from the crown to
the toe, top-full Of direst cruelty!
venite spiriti che presiedete a
pensieri di morte,toglietemi il
sesso e riempitemi tutta ,dalla
testa ai piedi ,della piu'
feroce crudelta'!
Lady Macbeth e' molto piu' ambiziosa di quanto lo sia suo marito. sempra essere mentalmente piu' forte e la sua coscienza non sembra essere turbata dagli assassinii a cui a preso parte. E' proprio la determinata ambizione della moglie che tiene focalizzata l'attenzione di Macbeth sul suo piano criminale: uccidere il re e,essendo suo congiunto e primo nella linea di successione,prenderne il posto. Macbeth e' ,quindi, incapace,fino al momento in cui diventa re,di portare avanti il suo disegno senza l'aiuto di sua moglie,tuttavia vediamo una evoluzione della sua determinazione,che culmina nell'omicidio dell'intera famiglia di Macduff; a questo punto Lady Macbeth ha inoculato l'ambizione in suo marito.
Lady Macbeth raramente mostra una qualche forma di compassione verso gli altri personaggi della tragedia. Appena viene a conoscenza della profezia fatta a Macbeth,immediatamente crea un piano minuzioso per uccidere il re, e quando Macbeth non ha il coraggio di riportare i coltelli insanguinati sul luogo del delitto,prende in mano la situazione e li riporta lei stessa.
Infirm of purpose! Give me the daggers. the sleeping and the dead are but as pictures. 'tis the eye of childwood that fears a painted devil. if he do bleed, i'll gild the faces of the grooms withal,for it must seem their guilt.
Sei troppo debole! dammi i pugnali. I dormienti e i morti non sono che i mmagini: E' l'occhio del fanciullo ad aver timore di un diavolo dipinto. Se lui sanguina,ci coloriro' il viso delle guardie.Deve sembrare colpa loro.
Lady macbeth gioca anche un ruolo fondamentale nell'omicidio di Banquo. Durante la festa,mentre ci sono importanti ospiti,Macbeth vede lo spirito di banquo ,ed e' ormai prossimo ad un crollo psicologico. Sua moglie non mostra nessun riguardo per lui ed immediatamente lo ridicolizza. Shakespeare ci mostrera' quanto consideri Lady Macbeth crudele proprio nel momento in cui si apprende della sua morte : una notizia che viene data senza che incida minimamente sulla tragedia,liquidata con un breve commento da suo marito,e da poche righe sulla scena.Senza nessuna pieta', giacche' non ha potuto suscitare la benche' minima simpatia nel pubblico.
'sarebbe dovuta morire prima o poi. Sarebbe venuto il momento per una parola siffatta.'
La vera natura di Lady Macbeth puo' essere riflessa attraverso un immaginario di sangue ,violenza e morte.All'inizio dell'opera Macbeth e' una persona valorosa ed onesta,senza sua moglie non avrebbe mai messo in atto l'assassinio del re . E' sua moglie a risvegliare in lui l'ambizione,e nei momenti in cui suo marito E' risoluto a non procedere ,lei minaccia di togliere il suo amore, giudicandolo debole e codardo.
Was the hope drunk
Wherein you dressed yourself?
Hath it slept since?
And wakes it now, to look so green and pale At what it did so freely? From this time Such I account thy love. Art thou afeard To be the same in thine own act and valor As thou art in desire? Wouldst thou have that Which thou esteemíst the ornament of life, And live a coward in thine own esteem, Letting I dare not wait upon I would, Like the poor cat i' th' adage?
Era ebbra la speranza di cui ti sei vestito? Ha dormito allora?e adesso si sveglia,verde e pallida di fronte a cio' cui prima aveva tanto generosamente aspirato?Da questo momento reputo tale il tuo amore . Hai paura ad essere nell'azione e nel coraggio quello che sei nel desiderio?Vuoi da un lato avere cio' che consideri l'ornamento della vita e dall'altro vivere come un codardo nella tua stessa stima,lasciando che il non oso accompagni il vorrei, come il povero gatto del proverbio?
Lady Macbeth istiga l'azione che alla fine guida Macbeth a commettere l'atto estremo dell'omicidio. Durante tutto il play al pubblico viene costantemente ricordata l'insicurezza di Macbeth,che costantemente mette in dubbio le sue scelte,le sue azioni, lotta contro se stesso : ambizione ed onesta' ingaggiano in lui una lotta serrata,che il male riesce a vincere solo tramite la spinta di Lady Macbeth, che usa delle peculiarita' che di solito troviamo in personaggi maschili, come il coraggio e la crudelta'.
I have given suck, and know How tender `tis to love the babe that milks me; I would, while it was smiling in my face, Have plucked my nipple from his boneless gums,And dashed the brains out, had I so sworn as you Have done to this Io ho allattato,e so come e' tenero amare il bimbo che succhia: eppure avrei strappato il capezzolo dalle sue gengive senz'osso e gli avrei fatto schizzare il cervello mentre mi sorrideva,se avessi giurato come te.
lady macbeth monologo
shakespeare lady macbeth : il monologo del corvo
The raven himself is hoarse That croaks the fatal entrance of Duncan Under my battlements. Come, you spirits That tend on mortal thoughts, unsex me here, And fill me from the crown to the toe top-full Of direst cruelty! make thick my blood; Stop up the access and passage to remorse, That no compunctious visitings of nature Shake my fell purpose, nor keep peace between The effect and it! Come to my woman's breasts, And take my milk for gall, you murdering ministers, Wherever in your sightless substances You wait on nature's mischief! Come, thick night, And pall thee in the dunnest smoke of hell, That my keen knife see not the wound it makes, Nor heaven peep through the blanket of the dark, To cry 'Hold, hold!'
Il corvo stesso e' rauco che annuncia gracchiando l'ingresso fatale di Duncan sotto i miei spalti. Venite,spiriti che presiedete a pensieri di morte, toglietemi il sesso e riempitemi tutta,dalla testa ai piedi,della piu' feroce crudelta'! Rendete denso il mio sangue,fermate l'accesso e il varco alla compassione affinche' nessuna compunta visita dei sentimenti naturali scuota il mio tristo proposito o ponga una tregua tra questo e l'esecuzione! Venite alle mie mammelle di donna e mutate il mio latte in fiele,voi, ministri dell'assassinio , dovunque nelle vostre sostanze invisibili attendete ai misfatti della natura! vieni,densa notte,e avvolgiti nel piu' scuro fumo dell'inferno , affinche' il mio coltello accuminato non veda la ferita che fa,ne il cielo,attraverso la coltre del buio ,s'affacci per gridare 'ferma! ferma!'
lady macbeth frasi e citazioni
oh!mai quel sole vedra' quel domani! il tuo volto,mio barone,è come un libro in cui gli uomini possono leggere cose strane.Per ingannare il mondo,assumi il suo aspetto,abbi il benvenuto nell'occhio della mano,nella lingua appari come il fiore innocente ma sii la serpe che vi si cela sotto. A colui che sta per venire, si deve provvedere-e tu metterai nelle mie mani la grande avventura di questa notte che sola dara' a tutte le nostre notti e ai nostri giorni futuri sovrano imperio e dominio.fallire?noi?stringi le coprde del tuo coraggio e non falliremo. Quando Duncan sara' addormentato, e a questo certo lo invitera' il viaggio faticoso della giornata,io ingozzero' talmente di vino e cibo le sue due guardie del corpo,che la memoria ,custode del cervello, sara' una nebbia ,e il ricettacolo della ragione un semplice alambicco: quando le loro nature affogate giaceranno in un sonno porcino come in una morte,che cosa tu e io non potremmo compiere sull'indifeso Duncan? che cosa non potremmo versare su quelle spugne delle sue guardie, che porterannop la colpa del nostro grande eccidio?
chi osera' pensare diversamente dopo che avremmo fatto ruggire i nostri compianti e dolori per la sua morte?
ahime! ho paura che si siano svegliati e che la cosa non sia stata fatta . Il tentativo senza la riuscita sarebbe la rovina.Silenzio! ho estratto i loro pugnali! non poteva non vederli ! se nel sonno non avesse somigliato a mio padre lo avrei fatto io .
(...entra macbeth con i pugnali macchiati di sangue...) mio marito!
a questi fatti non si deve pensare in questo modo,ci farebbero impazzire.
Le mie mani hanno il colore delle tue ma io mi vergonerei ad avere un cuore cosi' bianco.
Sento bussare a sud. Ritiriamoci nella nostra camera. Un po' d'acqua ci purifichera' di questo atto: com'e' facile! la tua fermezza ti ha abbandonato.
LAdy Macbeth: analisi del personaggio
LA FEMMINILITA' NEL MACBETH DI SHAKESPEARE
di gioia.nasti@tin.it- introduzione
- "You should be women": l'ambiguita' diventa reale
- "Unsex me here ": la mascolinita' nella donna
Macbeth fu pubblicato per la prima volta in First Folio nel 1623, sette anni dopo la morte di Shakespeare. » la tragedia che piu' delle altre compendia in se i problemi di datazione e composizione. Inoltre, e' la tragedia piu' breve mai scritta dal drammaturgo inglese e per questo motivo e' stata da molti ritenuta opera mutila.
Come la maggior parte delle trame delle tragedie shakespeariane, la storia non e' originale. L'autore, infatti, prese a modello le Chronicles of Scotland di Raphael Holinshed, adattandole al suo scopo: mostrare cio' che sarebbe successo in Inghilterra, dopo che Elisabetta I era morta senza lasciare eredi, se Giacomo I non fosse diventato re (nella tragedia, infatti, Giacomo I viene mostrato come diretto discendente di Banquo, uno dei personaggi). Temi fondamentali che ritornano spesso durante tutta líopera sono: il potere, l'ambizione e soprattuto l'ambizione e soprattutto l'ambiguita'. L'ambiguita', in particolare, non e' solo presente nei personaggi principali ( Macbeth , Lady Macbeth, le Sorelle Fatali), ma perfino nello stile; le due figure retoriche piu' utilizzate sono infatti l'ossimoro (l'uso, nella stessa frase di due termini contrastanti) e l'ironia (soprattutto tra cio'che Macbeth e sua moglie si aspettano dagli eventi e cio' che in realta' accade). In questa tragedia, infatti, spesso cio' che appare in realta' non e' come sembra.
B. You should be women (I, III, 45): l'ambiguita' diventa reale
La tragedia si apre con l'apparizione di tre strani
personaggi, le Sorelle Fatali ; la scelta di presentarle per prime ha la
funzione di mostrare immediatamente l'importanza del ruolo che esse
rivestono nello svolgimento della tragedia. La loro apparizione e'
sottolineata dalla rima persistente del loro balletto infernale con il
quale introducono il pubblico in un mondo che, fin dai primissimi versi, e'
connotato come estremamente ambiguo, un mondo in cui le cose ed i
personaggi sono talmente indistinti che e' impossibile capire cosa e' buono
e cosa non lo e'. Come lo yin e yang del simbolo cinese,
dove la parte nera ha un punto bianco e viceversa, nel mondo viceversa,
nel mondo delle Sorelle Fatali, ed in tutta la tragedia, il bene ed il male non
sono mai nettamente separati. Il verso conclusivo della prima scena Fair si foul
and foul is fair e' il compendio di questa ambiguita' che agisce come
leit motiv dell'intera opera.
Come una sorta di coro moderno, con
questo loro ultimo verso, le Sorelle Fatali sembrano voler mettere in
guardia il lettore (e lo spettatore) sul senso piu' profondo della
tragedia: le cose non sono come appaiono. I tre esseri soprannaturali
hanno progettato di incontrare Macbeth al ritorno della battaglia. Come
per evidenziare il legame tra loro e il guerriero, che diventera' sempre
piu' forte man mano che si procedera' nella storia, le primissime parole di
Macbeth sono: so foul and fair a day I have not seen (I, III, 38).
La scena in cui le Sorelle Fatali incontrano Macbeth e Banquo e' stata costruita sapientemente su immagini, parole e situazioni ambigue. Banquo viene immediatamente colpito dal loro strano aspetto; egli ne nota subito l'essenza di donna ma anche le barbe sul viso: you should be women, And yet your beards forbid me to interpret That you are so (I, III, 45-47). L'ambiguita' che emerge dal discorso delle Sorelle Fatali sara' sempre presente dietro a verita' (o mezze verita') e comportamenti di altrportamenti di altri personaggi. Anche il loro modo di parlare e' ambiguo, cosi' come si addice ad una profezia. Cio' che esse dicono rivolgendosi a Macbeth sembra andare al di la' di ogni umana comprensione e conoscenza ed appare incredibile alle orecchie degli stessi personaggi.
Per Macbeth le Sorelle Fatali sono la realizzazione dei suoi desideri nascosti di potere ed ambizione, una sorta di giustificazione, come se egli fosse autorizzato a comportarsi in un determinato modo per ìconformarsiî alle loro profezie. Secondo questa distorta interpretazione della realta', Macbeth decifra le loro parole nei termini che a lui fanno piu' comodo per la situazione del momento. E le parole delle Sorelle Fatali sono ambigue abbastanza da adattarsi a qualsiasi situazione. L'interazione tra le Sorelle Fatali e gli altri personaggi (Lady Macbeth, innanzitutto, ma anche Banquo, Macduff e la sua famiglia) e' particolarmente rilevante ed e' sottolineata dalla loro presenza, a volte anche indiretta, in tutta la tragedia. Essa si apre, Ë stato gia' detto, con il loro balletto infernale, si chiude con la scoperta dell'inganno contenuto nella loro profezia, ed e' interamente attraversata da allusioni, richiami e spunti a loro e alle loro previsioni.
Nel primo incontro con i due guerrieri,on i due guerrieri, quando esse parlano anche a Banquo con le stesse parole ambigue che riservano a Macbeth, le Sorelle Fatali gettano le basi per la svolta del destino di tutti e due. Tolto Duncan di mezzo, infatti, tra un regno tranquillo e Macbeth si pone un nuovo ostacolo. Le Sorelle Fatali hanno predetto a Banquo una discendenza di re, mostrando invece a Macbeth uno scettro sterile, senza eredi. Ma Macbeth non e' disposto a cedere il trono al figlio del suo amico, cosi', mentre per i primo assassinio era stato spinto dalla moglie, questa volta Macbeth, di sua iniziativa, assolda due sicari e fa uccidere Banquo, mentre suo figlio riesce a sfuggire al crudele destino riservatogli e, quindi, a salire al trono di Scozia. Eppure, Macbeth avrebbe potuto diventare re anche senza uccidere Duncan, poiche' egli e' un suo parente; e in effetti questa era stata la sua prima idea: aspettare che il destino compiesse il suo corso, senza forzarlo. Ma le Sorelle Fatali hanno scoperto cio' che egli aveva in cuore e, profetizzando il suo avverarsi, hanno offerto a Macbeth una giustificazione all'atto che la moglie di chiede di portare a termine. Sfortunatamente, le profezie delle Sorelle Fatali hanno degli ìeffetti collateraliî cui esse non fanno cenno: l'isolamento, la solitudine, la follia ed un regno troppo breve e se troppo breve e senza eredi. Macbeth scoprira' soltanto alla fine, e troppo tardi ormai, che esse sono esseri demoniaci che giocano con gli uomini e profetizzano soltanto mezze verita'.
C. Unsex me here (I, V, 41): la mascolinita' nella donnaLady Macbeth ha un ruolo preminente nella tragedia. Viene presentata al pubblico come una donna dalla forte personalita', dotata di sentimenti e passioni estreme. Queste caratteristiche sono gia' ben delineate quando appare per la prima volta, nella quinta scena del primo atto, mentre legge la lettera che il marito le ha inviato. Da questo momento in poi l'unico suo scopo sara' farlo salire al trono. La relazione tra i due coniugi e' veramente particolare: Lady Macbeth e' per suo marito sia moglie che madre. Nei suoi discorsi traspare chiaramente a chi sia associata la determinazione e a chi la debolezza. Sa che suo marito ha degli scrupoli quando si tratta di raggiungere la meta con mezzi poco puliti e quindi sa bene anche che dovra' spronarlo e convincerlo per portarlo a stringere quello scettro che gli e' stato promesso e profetizzato. Essa conosce bene il mondo in cui vive, un mondo dominato dagli uomini, e si rende conto di dover far spazio in se a qualita' tradizionalmente mascoline per raggiungere il potere. Questa e' la ragione per cui pronuncia la sua distorta preghiera agli spiriti That tend on mortal thoughtsî (I, V, 41), chiedendo loro di toglierle il sesso, tradizionalmente debole, di donna e trasformarla in un essere crudele, capace delle azioni piu' terribili. Le immagini del soliloquio rendono l'atmosfera terrificante; la presenza del corvo, solitamente uccello del malaugurio, degli spiriti, dei pensieri mortali, della crudelta', del sangue, della notte, dell'inferno e del buio contribuiscono a rendere ancora piu' spaventosa l'atmosfera.
Lady Macbeth sacrifica quindi completamente la sua femminilita' per portare a termine l'omicidio del re e lo fa rinunciando a due elementi tipicamente femminili, simbolo della maternita', quali il seno ed il latte. Essa chiede infatti loro di operare sui suoi seni sostituendo il latte con il fiele (I, V, 47-48). La maternita' e' un tema su cui Lady Macbeth insiste diverse volte. L'immagine dell'allattamento ritorna in alcuni versi della settima scena, durante la quale Lady Macbeth rimprovera al marito di non mantenere la parola data; l'immagine proposta per convincerlo ad agire fa inorridire, ma alla fine raggiunge il suo scopo:
ìI have given suck, and know
How tender ëtis to love
the babe that milks me:
I would, while it was smiling in my
face,
Have pluckíd my nipple from his boneless gums,
And dashíd the
brains out, had I sworn
As you have done to this. (I, VII, 54-59)
d'amare il bimbo che ti succhia il seno;
e tuttavia, mentr'egli avesse viso
sul mio viso il faccino sorridente,
avrei strappato a forza il mio capezzolo
dalle sue nude tenere gengive,
e gli avrei fatto schizzare il cervello,
se mai ne avessi fatto giuramento,
come tu m'hai giurato di far questo!
I critici su questi versi hanno scritto pagine e pagine sostenendo una moltitudine di teorie. Si potrebbe ipotizzare che Lady Macbeth abbia effettivamente avuto un bambino, che poi deve probabilmente essere morto; ma non e' questo che interessa a Shakespeare. Incisive, invece, sono le parole utilizzate e l'immagine presentata, che la donna adopera, con successo, per convincere il marito.
Ma perchÈ Lady Macbeth tiene cosi' tanto a che il marito diventi re? Non tanto per se stessa, bensi per lui, poiche', non avendo eredi maschi, considera suo marito come l'unico figlio che ha. E in effetti, Lady Macbeth si comporta con suo marito proprio come una madre: lo rassicura, lo rimprovera quando gli manca la volonta', lo incoraggia a la volonta', lo incoraggia quando si sente perduto. Un legame tra loro eterno e fortissimo; lui e' l'unica persona che ha; non ci sono amiche, ne figli, ne parenti ed il marito e' per lei il suo unico interesse. Non e' un caso, infatti, che la sua fragilita' venga fuori a mano a mano che il legame tra di loro si indebolisce. L'isolamento a cui e' costretta, ed il rimorso per l'azione contro Duncan, la portano lentamente ma inesorabilmente alla follia e poi al suicidio.
La scena del sonnambulismo (V, I) e' l'ultima in cui la vediamo; prima di allora era stata presente nella scena del banchetto, nel terzo atto, mentre cercava di calmare il marito, che vedeva continuamente lo spettro di Banquo seduto alla sua tavola insieme agli altri convitati, con le parole: ìYou lack the season of all natures, sleepî (III, IV, 140). In realta', per lei e' facile reagire con spirito perche' l'unico a vedere lo spettro e' Macbeth.
» Proprio nel sonno che la ritroviamo nel quinto atto, non un sonno ristoratore, e neanche il sonno della morte, perche' lo stato in cui vive ora non e' ne vita, ne morte. » una sorta di spazio eterno in cui il tempo non esiste. » diventata ormai un oggetto da osservare ed ha perso ogni connotazione umana. Nulla di lei ci fa piu' pensare alla donna risoluta e volitiva che abbiamo incontrato nei primi atti; la sua debolezza e' mostrata senza pieta' e tutto cio' che ha detto precedentemente al marito per incoraggiarlo ora torna a tormentarla.
La scena e' completamente dominata dal continuo strofinio
delle sue mani con il quale cerca di mandar via una macchia di sangue.
Questo atto cosi' semplice e' in realta' una sorta di contrappasso al quale
la donna e' costretta; essa stessa, infatti, aveva detto a suo marito che
tornava dall'omicidio di Duncan con le mani rosse di sangue: ìA little
water clears us of this deed: How is it easy then!î (II, II, 66-67) ed ora
quella piccola macchia continua a rimanere sulle sue mani, come un marchio
a fuoco dei misfatti commessi.
In questa follia, in questo stato di
incoscienza, Lady Macbeth richiama alla mente l'assassinio di Duncan,
quello di Banquo e la strage della famiglia di Macduff (sebbene di questi
ultimi due non soltanto non sia partecipe ma, soprattutto, non sappia
nulla in proposito) in un mescolarsi di terrore e malignita' che muove il
pubblico contemporaneamente a pieta' ed orrore nei suoi confronti.
Da suo marito, che tanto amava e da cui era ricambiata,
ricevera' un ultimo pensiero prima che egli esca sul campo di battaglia,
dove è impegnato e dove anche lui incontrera' la morte, che e' forse uno dei
momenti piu' struggenti.