Shall I compare thee traduzione
Devo paragonarti a una giornata estiva?
Tu sei più incantevole e mite.
Impetuosi venti scuotono le tenere gemme
di maggio, e il corso dell’estate e' fin
troppo breve.Talvolta troppo caldo splende
l’occhio del cielo e spesso il suo aureo
volto e' offuscato,e ogni bellezza col
tempo perde il suo fulgore, sciupata
dal caso o dal corso mutevole della natura.
Ma la tua eterna estate non sfiorira',
ne perderai possesso della tua bellezza;
ne morte si vanterà di coprirti con la
sua ombra,poiche' tu cresci nel tempo
in versi eterni.Finche' uomini respirano
e occhi vedono,vivranno questi miei versi,
e daranno vita a te.
sonetto 18 Shakespeare
Shall I compare theeto a summer's day? Thou art more lovely and
more temperate: Rough winds do shake the
darling buds of May, And summer's lease hath
all too short a date:Sometime too hot the eye
of heaven shines,And often is his gold
complexion dimm'd; And every fair from fair
sometime declines, By chance or nature's
changing course untrimm'd; But thy eternal
summer shall not fade Nor lose possession
of that fair thou owest;
Nor shall Death brag thou wander'st in his
shade,When in eternal lines to time thou
growest: So long as men can breathe or eyes
can see,So long lives this and this gives
life to thee.
Shall I compare thee analisi
riassunto e figure retoriche del sonetto 18 di Shakespeare
Nel famosissimo sonetto 18 (shall i compare thee to a summers's day?), da gran parte della critica ritenuto come la piu' grande poesia d'amore mai scritta, Shakespeare e' capace di catturare l'essenza dell'amore cosi' chiaramente ed sinteticamente,in un sonetto composto di sole quattordici righe ,paragonando il suo amore ad un bel giorno d'estate , realizzando che mentre i giorni d'estate possono svanire per lasciare posto ai giorni autunnali,il suo amore e' eterno .Il sonetto 18 e' senza dubbio il piu' noto ed amato dei 154 che compongono il corpo dei sonetti di shakespeare. Il tema e' la la potenza della poesia che rende possibile eternare la realta,ed in questo caso rende quindi possibile rendere eterno l'amore cui si riferisce il sonetto.
Il poeta inizia lodando il suo caro e giovane amico , e lentamente costruisce l'immagine dell'amico come un essere perfetto. Il giovane amico e' dapprima paragonato all'estate ,ma alla fine della terza quartina lui e'l'estate , quindi trasforma l'amico nell'ideale di bellezza stessa , metro attraverso il quale la vera bellezza dovrebbe essere misurata.
La sola risposta del poeta ad una vista cosi' bella e gioiosa come quella della bellezza dell'amico e' quella di rendere possibile la permanenza di tale bellezza nella memoria umana, salvandola dall'oblio che , di solito , segue la morte. questo puo' essere ottenuto mediante i suoi versi . Nei versi finali il poeta riafferma la sua speranza che la sua poesia continui a vivere fino alla fine del genere umano , in modo da assicurare l'immortalita' alla sua musa.
i sonetti di shakespeare
L'autore del sonetto 18 scrisse i sonetti presumibilmente alla fine del sedicesimo secolo.In quel periodo i teatri erano chiusi a causa dell'epidemia di peste ,ed il bardo era libero dai pressanti impegni compositivi dei plays da rappresentare a teatro. I sonetti,in tutto 154,furono pubblicati nel 1609 . I primi 126 sonetti sono dedicati ad un giovane uomo(fair youth), i restanti ad una dama bruna (ladark lady).I principali temi trattati nei sonetti,oltre all'amore, sono l'amicizia, la bellezza (del giovane amico/amato),la procreazione (per rinnovare la bellezza),la gelosia (verso un poeta rivale che a sua volta loda la bellezza dell'amico) ,la morte(probabilmentepersonificata dalla dark lady) e l'arte (avente funzione eternatrice della realta'). Nessuna opera e' mai stata letta, analizzata,dibattuta e interpretata nelle piu' disparate maniere .La prima controversia riguarda la misteriosa dedica che apre i sonetti :
'' TO.THE.ONLIE.BEGETTER.OF.THESE.
INSUING.SONNETS.Mr.W.H.
ALL.HAPPINESSE.AND.THAT.
ETERNITIE.PROMISED.BY.
OVR.EVER-LIVING.POET.WISHETH.
THE.WELL-WISHING.ADVENTVRER.
IN.SETTING.FORTH.- T.T. ''
''All'unico ispiratore di / questi seguenti sonetti / Mr.W.H. ogni felicita' / e quella eternita' / promessa / dal / nostro immortale poeta / augura / colui che con buon augurio / si avventura nel / pubblicare''.
Non e' infatti provata l'identita' del destinatario dei sonetti, sebbene i principali candidati siano il Conte di Southampton Henry Wriothesly e William Herbert.Un uomo ,dunque e' il destinatario dei sonetti d'amore,e questa e' la principale fonte di speculazioni e divisioni della critica: una parte degli studiosi ritiene che l'autore dei sonetti debba essere necessariamente omosessuale,mentre l'altra parte ritiene che si tratta di amore platonico.
Al limite,se nei sonetti fosse davvero descritto un amore omosessuale,possiamo dedurne che agli occhi di Shakespeare quaesto poteva essere guardato in maniera naturale, cosi' come avveniva nella grecia antica,nonche lo stesso Shakespeare lo fosse. Daltronde shakespeare nella sua opera non ha mai praticamente mostrato nulla di se,e non vi e' nessun motivo di pensare che possa aver "stravolto" questa sua regola nei sonetti,svelandoci addirittura un fatto cosi' personale.
Shakespeare ,dopo essersi ispirato al petrarca ,supera il modello petrarchesco, Nonche' il mito della donna angelo,dedicando i sonetti ad un uomo,in modo da poter rendere universale il concetto di amore,per non renderlo troppo facilmente identificabile e confondibile con il solo concetto di donna angelo,e poterlo quindi applicare a tutte le forme d'amore (platonico,romantico,omosessuale , filiale,fraterno etc.).
Tema centrale del sonetto 116 e' ,naturalmente ,l'amore. l'amore si puo' definire tale solo se supera tutte le prove dell'esistenza, compresa la prova piu' difficile,quella del non essere (piu') corrisposti .