Il mondo nuovo (brave new world):trama
Il Mondo nuovo è un romanzo scritto in soli 4 mesi, da Aldus Huxley nel 1931.Esso descrive una società fondata sull’eugenetica che, attraverso la manipolazione prenatale, permette di destinare ogni futuro nascituro, all’interno di categorie sociali prestabilite e chiuse, che vanno dagli Alfa (i detentori del potere, addetti a funzioni amministrative, tecniche o politiche importanti) agli Epsilon (la casta ultima composta da esseri senza capacità intellettiva utilizzati per l’esecuzione di lavori seriali).
Ad ogni categoria o casta sociale, corrispondono dei modelli estetici e delle caratteristiche fisiche, le caste più alte sono composte da uomini e donne belli, alti e prestanti, mentre nelle caste più basse troviamo esseri quasi deformi, senza qualità intellettive, fino ai c.d. “quasiaborti”. La famiglia è sparita e si pratica l’ectogenesi, ovvero la gestazione dei feti all’esterno del corpo umano.
Il consenso sociale è totale, gli uomini e donne manipolati geneticamente, vengono allevati negli Istituti di Educazione e Condizionamento e manipolati anche psichicamente sin dalla prima infanzia, per accettare senza contestare, l’organizzazione sociale che li accoglierà, sentendosi addirittura privilegiati per non soffrire mai, non invecchiare e non ammalarsi. I bambini e gli adolescenti subiscono un continuo indottrinamento sotto ipnosi durante il sonno.
Per affrontare qualsiasi momento di sforzo psichico o emotivo, viene somministrato a tutte le età, il Soma, una droga anestetizzante e allucinogena, che rende inattivi e permette al potere di agire senza intralci con un controllo totale sulla popolazione; essa, terminato il suo effetto, permette al soggetto di riprendere senza esitare, la sua vita sociale.
Si tratta di una società consumistica e produttiva, obbligata a vivere in perfetta armonia, nella frustrazione dei sentimenti e delle opinioni personali. Sono scoraggiate le relazioni d’amore ed i rapporti esclusivi, è invece obbligatorio vivere una vita sessualmente libera e senza inibizioni.
Esistono in questo mondo, delle riserve dove vivono circoscritte delle comunità di “selvaggi”, estromesse dalla civiltà, ma sono una piccola minoranza e vivono nell’indigenza senza le comodità e la sicurezza del mondo civile.
Il romanzo inizia con la descrizione del Centro di Incubazione e Condizionamento, l’autore con il pretesto di una visita guidata, fa esporre al direttore del centro, l’intero funzionamento del concepimento in provetta, di incubazione e produzione dei bambini, con un passaggio nelle sale di educazione dove viene illustrato nei particolari tutto il sistema di condizionamento.
Nasce tra Bernard Marx (un Alfa plus addetto al condizionamento) e Lenina Crowne (una Beta minus che lavora nei laboratori del Centro), una relazione che li porta a compiere insieme un viaggio turistico in visita a Malpais, la riserva dei selvaggi indiani del Nuovo Messico.
Qui la storia si articola, coinvolgendo altri due personaggi centrali: Linda, che viveva a Londra vent’anni prima (prima di venire nella riserva in gita col direttore del Centro di Incubazione e Condizionamento, Tomas Tomakin ed essere da lui abbandonata in quel luogo) e John, figlio di Linda e del direttore, partorito in modo naturale e vissuto da sempre nella riserva.
Bernard Marx decide di portare con sé a Londra, Linda e suo figlio Jhon, provocando una serie di eventi sconvolgenti, una volta introdotti i due nel mondo civile.
Linda muore dopo breve tempo, per avere assunto eccessive dosi di Soma, che la tenevano sedata per non essere presa d’assalto dal mondo intorno, che la vedeva come uno scarto umano, essendo essa invecchiata e degradata fisicamente. Jhon invece diventa un’attrazione turistica, oggetto della curiosità morbosa della gente.
Grazie a John, divenuto oggetto di interesse pubblico, Bernard riacquista credibilità e stima in società. Malgrado tutto però, resta un personaggio fragile, non integrato nel mondo in cui vive, complessato per il suo aspetto fisico (nonostante appartenga alla casta più alta, presenta delle minorazioni fisiche dovute ad un errore nel suo concepimento).
Inoltre il suo amore inconfessabile per Lenina, lo rende diverso dagli altri uomini e per questo è messo in ridicolo dalle donne. Finirà esiliato in Islanda per non avere rispettato a pieno le regole dell’ordine sociale.
John il selvaggio è invece, il personaggio che conduce il romanzo ad una tragica chiusura. Il ragazzo, amante dell’arte e della poesia, disorientato dalla perdita dei valori religiosi e morali di quella civiltà, si rivolta contro l’assunzione obbligatoria di Soma, rifiuta i rapporti sessuali liberi e indiscriminati, privi del cerimoniale a lui caro, per l’educazione tradizionale ricevuta nella riserva.
La storia si chiude con il tentativo di evasione di John in una dimensione appartata, lontano dalla città. Tentativo fallito a causa dell’invadenza degli abitanti della città che organizzano gite turistiche per osservarne le abitudini e dello sciacallaggio degli organi di informazione. John decide quindi di togliersi la vita come atto finale, pienamente umano, libero ed autodeterminato.
il mondo nuovo: analisi
Il Mondo nuovo è un romanzo scritto quasi un secolo fa, ma estremamente attuale, perché ora più che mai riflette come uno specchio deforme, l’incubo di una trasformazione della civiltà, graduale ed inesorabile, subìta passivamente dall’umanità.E’ un romanzo profetico, un avvertimento ai popoli, che prima ancora del valore letterario intrinseco, prima ancora dell’abilità della costruzione interna di contenuti, è da apprezzare per il suo alto valore morale e civile.
L’autore concretizza, nella forma di un romanzo, articolato sui vissuti di alcuni personaggi principali, il fantasma della disumanizzazione della civiltà, della disgregazione dei valori morali, della perdita del legame col divino, in nome di una artefatta promessa di felicità, obbligata e permanente, che coincide con l’interesse globale al consumo continuo di prodotti tecnologici e industriali.
Un’umanità che ha perso di vista sé stessa, dove non esistono individui, cioè esseri unici ed autodeterminati, ma soggetti privi di coscienza di sé, la cui identità è fornita da un governo globale che li colloca in prestabiliti ruoli sociali, già all’atto del concepimento.
Esseri venuti al mondo ed allevati in modo funzionale ai bisogni di una collettività totalizzante. La società di Huxley è stata deprivata delle caratteristiche naturali dell’istinto, della maternità, dell’allevamento della prole, attraverso il condizionamento sistematico, la propaganda pervasiva, il controllo medico- farmaceutico.
analisi brave new world
Riferimenti letterariIl titolo originario Brave New World, (il Mondo nuovo e coraggioso), trae ispirazione dalla scena 1 dell’atto 5 della Tempesta di Shakespeare, scritta tra il 1610 e il 1611. Ma Huxley mutua la frase scritta da Shakespeare, per il suo titolo, dandogli un senso ironico, considerando che questo coraggioso nuovo mondo è senza stimoli e senza sensibile umanità.
Compaiono nel romanzo altri riferimenti a Sheakspeare come Macbeth, Amleto et Otello. John è il personaggio che Huxley utilizza per l’apertura , nel freddo e asettico mondo senza emozioni, di una finestra sull’arte, sull’ elevazione poetica e sui valori intrinseci dell’uomo.
Altri romanzi che possono essere definiti come il Mondo Nuovo « romanzi di anticipazione », sono : 1984 di George Orwell, Farenight 451 di Ray Bradbury, Green Sun, di Harry Harrison.
Il contesto storico E’ importante collocare il romanzo nel suo contesto storico e nel movimento politico e culturale dell’epoca. Siamo nell’Europa che aveva attraversato le seconda rivouzione industriale alla fine del IXX secolo, in cui erano state sviluppate tecnologie innovative in campo bellico che potevano annientare in brevissimo tempo numerose vite umane ; un Europa che aveva vissuto da poco anche la prima guerra mondiale con i suoi effetti devastanti e ne era traumatizzata.
Si diffonde così nel mondo dell’arte e della cultura una profonda diffidenza verso la scienza e la tecnologia. Huxley profondamente pacifista, intellettuale eclettico, letterato e biologo, aperto alla ricerca spirituale e psichedelica, con una fervida capacità creativa, delinea il precipizio verso cui sta scivolando la civiltà.
brave new world: tem principali
Il Fordismo e il produttivismoL’autore storicizza la sua invenzione sociale : nel romanzo Ford é il fondatore della civiltà del Mondo Nuovo, citato e invocato come una divinità (ai governanti ci si rivolge col titolo di sua Fordità) In effetti, la società dei primi decenni del XX secolo, viveva l’età d’oro del Taylorismo, della fabbricazione industriale in serie di cui Henry Ford era il padre fondatore.
Le idee innovative sull’organizzazione del lavoro, la divisione dei ruoli, la catena di montaggio, la produttività e l’aumento dei salari per incentivare e premiare la produzione, tutto questo era il terreno in cui germinavano le visioni di Huxley sulla divisione in caste e l’assegnazione predestinata di ciascuno ad un unico e solo ruolo sociale.
Questo sistema evidenzia tra l’altro, le lacune della conoscenza (Linda non conosce nulla altro che il proprio piccolo circuito di azioni lavorative ripetitive) e l’assenza totale di desiderio di conoscere altro. La divisione fordista del lavoro apre la visione su una deriva sociale organizzata in modo tale che ognuno non conosca altro che la funzione specialistica entro cui é rinchiuso il suo sapere : nel romanzo sono promosse e favorite la parcellizzazione della cultura, la performance specialistica e l’iperproduttività nell’interesse dell’industria.
La croce della religione cristiana, é sostituita dalla T, che corrisponde al primo modello di automobile di massa. Dinanzi all’inutilità di Dio in un mondo prospero, che ha vinto la vecchiaia e la malattia, é il trionfo della produzione in serie, della catena di montaggio che si insinua fin nell’atto del concepimento della vita umana.
Gli ovuli e i gameti diventano materie prime industriali, come il carbone e l’acciaio. La preoccupazione di Huxley nel Mondo Nuovo, é legata alla visione devastante del potere della tecnica e dell’industria a detrimento dell’umano. Utopia e Distopia Il Mondo Nuovo è definito un romanzo di genere distopico. Ma trova la sua origine nelle idee degli utopisti del XIX secolo, che immaginavano la società perfetta organizzata in modo da garantire sicurezza e benessere.
Huxley reagisce alla visione utopistica del futuro: l’utopia di un mondo che ha eliminato le guerre, la violenza, il dolore, la vecchiaia, fallisce nel momento in queste assenze sono dovute a delle forzature, a delle manipolazioni dello stato biologico della realtà e diventa utopia negativa, distopia. Prova ne è l’angoscia di un personaggio come Bernard Marx che, malgrado la sua posizione di potere (è un Alpha plus), si sente socialmente inadeguato e non condivide con i suoi simili i gusti e le attitudini. Viene visto come un errore di fabbricazione, un essere deviato, quando in realtà è la società che non sa e non vuole adattarsi a lui.
E’ distopica una società che contiene sacche di dissidenti occultati e trattati come paria, segregati nelle riserve, o nelle isole, costretti a vivere senza la libertà di uscire dal perimetro che gli è stato concesso. Così come è distopico il pensiero unico imposto alla collettività apparentemente libera, di una città come Londra, che manipola in modo totalizzante il quotidiano dei suoi cittadini.
Stabilità sociale e comunità Ne Il Mondo nuovo, ogni intervento dell’istituzione é mirato all’ottenimento della stabilità sociale, di uno stato di quiete indotta in cui i cittadini galleggiano tra un’assunzione di Soma e l’altra.
L’autore evidenzia questo fattore verso la fine del romanzo, quando la polizia interviene nella rissa creata da Jhon in ospedale. Le forze dell’ordine intervengono con l’obiettivo, non di creare altro disordine, o di rispondere alla violenza con altrettanta violenza, ma di quietare gli animi spruzzando Soma nell’aria con dei vaporizzatori, di sedare gli istinti con le pistole ad acqua che hanno il potere di ammansire l’aggressore.
La stabilità viene ottenuta attraverso la quiete ipnotica farmacologica o sonora, con la voce convincente e condizionante di un discorso suadente preconfezionato per essere somministrato in occasione di sommosse o rivolte. Con estrema facilità, un popolo condizionato sin dalla nascita, viene ammansito come un gregge di pecore. «Tutto l’ordine sociale sarebbe sconvolto se gli uomini agissero di propria iniziativa. L’indipendenza non è fatta per l’uomo, è uno stato antinaturale.
L’individualità é negata, proliferano gli esseri identici, gemelli indistinguibili, che portano lo stesso cognome, di cui ne esistono solo 200 in tutto il mondo. La Comunità e il suo interesse primario é il baluardo del valore assoluto, sventolato dinanzi alla privazione di qualsiasi libertà individuale. Nessuno nel popolo ha il sentore di essere stato privato, in nome dell’interesse della Comunità, di beni preziosi quali il diritto alla critica e all’autocritica, il diritto di espressione libera, il diritto di dissentire da comportamenti diffusi, per scegliere stili di vita diversi in tutta autonomia.
Nessuno ormai conosce più il fattore umano e la sua articolata complessità, fonte di sofferenza e gioia, risultato di compromessi continui e di sfide necessarie. L’autorità non ha più bisogno di imporre l’interesse della Comunità come superiore a quello individuale, perché i cittadini vengono condizionati ad essere coinvolti dall’interesse supremo della collettività e a dissolvere in essa la propria persona. Per esempio i rituali con gli inni al Dio Ford che li vede cadere in una sorta di transe estatica inneggiante all’unità nel tutto : « Dodici in uno ! ».
L’alienazione e la la scomparsa del legame familiare Gli uomini del mondo nuovo non posseggono il libero arbitrio, quella virtù suprema che rende gli esseri umani degli uomini e delle donne liberi.
Essi sono alienati da sé stessi, incapaci di autodeterminarsi perche privi di coscienza di sé, di consapevolezza. Huxley nella sua eclettica ricerca della conoscenza, ha incontrato le idee del filosofo educatore Jiddu krishnamurti, suo contemporaneo e ne ha assimilato il pensiero.
Per il filosofo il condizionamento esterno, le regole sociali, l’educazione, determinano l’alienazione da sé, l’allontanamento dal nucleo intrinseco ad ogni individuo e fondante la sua personalità, per rispondere a dei modelli indotti e rappresentati come vincenti. « Le persone sono felici, ottengono sempre ciò che desiderano e non desiderano mai ciò che non possono ottenere».
La nuova civiltà ha dissolto ogni attrattiva verso il legame di coppia, « Ognuno appartiene a tutti ». Ha fatto dei sentimenti amorosi e del legame familiare, una turpe abitudine animalesca da cui é bene stare lontano. E così facendo ha privato l’essere umano della connessione istintiva con le forze della natura che portano la specie a riprodursi evolvendo e rinforzandosi.
Il potere, in questa civiltà non vuole cittadini forti ed evoluti, ma soggetti fragili e disconnessi tra loro. Eliminando il legame familiare e favorendo la totale libertà sessuale e le relazioni non esclusive, tra uomo e donna, ha tolto la connessione all’energia dell’amore, che permette all’uomo di compiere azioni eroiche, come rompere le catene a cui é legato.
Dio e la religione
La religione é un ricordo molto lontano nella civiltà del mondo nuovo, qualcosa di inutile che viene facilmente sostituita con prodotti chimici e farmaceutici. L’unico essere da adorare é Ford, una divinità pagana, per il resto ci pensa il Soma a provocare transe estatiche simili a quelle mistiche.
Il personaggio del selvaggio John si interroga sull’importanza di Dio, convinto che si possa non aver bisogno di Dio solo quando si é in giovinezza e in prosperità, ma per questo, il governatore ha già la soluzione, si é eliminata la vecchiaia e quindi anche il desiderio di Dio nell’avvicinarsi alla morte. La morte infatti é svuotata da qualsiasi approccio patetico o sentimentale.
E’ un atto dovuto e definito a priori, a cui si é pronti al compiere dei 60 anni. Non hanno bisogno di Dio uomini e donne eternamente giovani che godono di tutti i piaceri materiali, fino a scomparire cremati prima di invecchiare. : « Dio non è compatibile con le macchine, la medicina scientifica e la felicità universale. »
L’Eugenetica
Huxley ha immaginato nel 1931 la possibilità di manipolare geneticamente gli esseri umani, senza che ancora la scienza avesse dichiarato possibile una simile ipotesi. In quell’epoca, non si era ancora isolato il DNA, ma già l’idea cominciava a destare interesse negli ambienti scientifici, pur restando ancora solo teorica.
Dunque, come fosse un romanzo postmoderno, il Mondo Nuovo ha come tematica fondante l’eugenetica, ovvero la pratica della selezione dei geni umani per una riproduzione rispondente a delle precise aspettative riguardanti standard estetici e di prestazione. Una rivoluzione antropologica che accompagna una trasformazione radicale dei corpi e della psiche. L’eugenetica nella civiltà del mondo nuovo è la madre di tutti gli esseri e gli esecutori sono gli ingegneri fecondatori che definiscono in laboratorio, i caratteri di ogni nascituro e lo assegnano concependolo, ad una precisa funzione sociale.
Il controllo totale dell’esistenza umana é nelle mani di un potere centralizzato che possiede le chiavi della manipolazione genetica, possedendo gli strumenti della ricerca scientifica ed orientandola nella direzione unica dell’interesse industriale.
La tecnocrazia e la scienza
Il potere politico ed economico impongono dunque, il consumo di prodotti tecnologici, abusando dei corpi e della psiche del genere umano. Questa é la tecnocrazia : i funzionari del potere sono gli esperti, i tecnici, gli specialisti (gli Alfa e i Beta che lavorano nel Centro di Incubazione e Condizionamento) che determinano una politica sottomessa al dettato della scienza.
Il monologo del Governatore Mustapha Mond al termine del romanzo, investe la scienza e la sua gestione nel mondo nuovo. La scienza non è conosciuta dal selvaggio John che viene dal mondo magico e tribale, ma nella civiltà essa è un simulacro, corrisponde al il mito della modernità e del progresso, non fa ammalare e non fa invecchiare, viene venduta insieme al mito della sicurezza e data in pasto agli ignoranti, a coloro che non conoscono. Gli uomini del Mondo Nuovo hanno assicurata la felicità, hanno imparato ad accettarla questa felicità offerta loro al caro prezzo della verità, che come dichiara Mustapha Mond, costituisce una minaccia. La scienza è idolatrata, ma non conosciuta. Ecco perché, spiega Mond, “non permettiamo che si faccia ricerca, se non per risolvere i problemi dell’immediato”.
Il governatore specifica che la scienza vera, quella fatta di ricerca e fallimenti, di esperimenti e tentativi, quella è preclusa, non deve essere conosciuta dal popolo, che manipolato a dovere, ne deve solo adorare un simulacro. Un tempo si credeva che il progresso scientifico potesse continuare all’infinito, ma poi questo processo è stato interrotto, quando Ford permise comodità e felicità senza sforzo alcuno e senza la frustrazione del dubbio e del fallimento insiti nella ricerca.
Il lettore contemporaneo di questo romanzo é riportato al panorama attuale e tangibile che sembra avanzare gradatamente in nome di un nuovo ordine mondiale che, quasi avesse tratto ispirazione da questo romanzo, minaccia con il suo potere, le libertà individuali e i diritti delle società civili.
Alla luce dell’accelerazione degli sconvolgimenti politico-sociali che l’occidente attraversa negli ultimi anni, l’organizzazione e la struttura del mondo nuovo non appare più così futurista, ma piuttosto invita ad una riflessione lucidamente pessimista, sul presente e sul futuro delle società. Mai come nella contemporaneità del secondo decennio del XXI secolo, le parole di Huxley hanno risuonato con tanta forza e precisione, definendo con arte e dovizia di particolari, qual è l’orizzonte su cui affaccia la strada, che il nostro mondo occidentale attualmente sta percorrendo.
il mondo nuovo: analisi personaggi
Bernard Marx
Co-protagonista del romanzo, è un personaggio centrale nello sviluppo della storia. Bernard appartiene alla casta più alta della società (Alfa plus) ed è psicologo al Centro di Condizionamento. Egli lavora allo sviluppo dell’Ipnopedia, la tecnica di manipolazione psichica effettuata durante il sonno, attraverso messaggi di propaganda ripetuti di continuo.Bernard, malgrado appartenga all’élite della società, non è un uomo soddisfatto della vita, è diverso dagli uomini appartenenti alla sua categoria, non è sufficientemente alto e prestante come loro e soffre di un complesso di inferiorità.
Egli vorrebbe avere la statura e la bellezza dei suoi consimili, per avere maggiore autorità sulle classi inferiori e fare valere la sua posizione sociale elevata, ma è frustrato dal fatto che non viene riconosciuto da queste con sufficiente rispetto per il ruolo che occupa. Si dice che le sue deficienze fisiche, siano dovute ad un problema che ha origine all’epoca embrionale, quando sembra, sia stato immesso alcool nel sangue sintetico che lo nutriva.
Bernard reagisce all’ordine sociale con insofferenza, tende all’individualismo, non sopporta le riunioni ufficiali e gli incontri sociali, si innamora di Lenina, non gradisce il Soma e ha dei desideri romantici che non si addicono alla sua società. Malgrado ciò non è un uomo in rivolta, teme il potere e soffre di non potere gestire il suo, sugli inferiori.
Vive l’angoscia del vuoto esistenziale, ama la solitudine e per questo appare non conforme, ma resta pur sempre un conformista. Bernard sa anche che non c’è salvezza, perché è lui a creare il condizionamento grazie al quale sono tutti apparentemente felici e sa che questa felicità è illusoria. Al termine del romanzo, sarà spedito a vivere isolato in Islanda, pagando il prezzo della sua intolleranza.
Lenina Crowne
Lenina è un prodotto ben riuscito del condizionamento, ma non perfetto. Donna Beta minus, è addetta all’inoculazione di farmaci negli embrioni, al Centro di Incubazione e condizionamento. Di bell’aspetto, molto attraente agli occhi degli uomini, che la definiscono “pneumatica”.Con quest’appellativo si fa riferimento sia all’idea della bambola gonfiabile, mero oggetto sessuale, sia agli pneumatici delle nuove automobili Ford, simbolo del progresso della tecnica. Lenina ha una mente formattata per esprimere con disarmante superficialità, le idee che la hanno condizionata, ma è anche umanamente sentimentale quando confessa all’amica Fanny che lei è fedele ad Henry Foster e con lui ha una relazione quasi esclusiva.
E’ in difficoltà con l’obbligo della promisquità sessuale, ma si ripromette di fare uno sforzo per il bene della collettività. E’ ancora sentimentale quando si fa intenerire dalla timidezza e l’imbarazzo di Bernard Marx e quando si fa travolgere dalla passione sfrenata per Jhon il selvaggio.
John il selvaggio
John è il personaggio più significativo del romanzo, il vero ribelle, l’antagonista, il sovversivo. E’ un ragazzo di vent’anni, nato e cresciuto nella riserva indiana di Malpais. E’ figlio di Linda, una Beta che l’ha partorito in modo naturale trovatasi incinta, a vivere nella riserva, e di Thomas Tomakin, direttore del centro di Incubazione e Condizionamento, unAlfa Plus che ricopre una delle più alte cariche al vertice del potere. John ha vissuto un rapporto materno difficile, poiché Linda lo ha amato, ma lo ha anche detestato, avendo questo figlio, rappresentato per lei la perdita dei suoi privilegi di donna di casta. John viene anche rifiutato con orrore dal padre quando scopre della sua esistenza.
Il ragazzo durante la sua infanzia a Malpais, ha sofferto l’emarginazione da parte dei suoi coetanei, per via della vita promiscua della madre. Ha addirittura assassinato l’amante della madre, in preda alla gelosia. Nonostante tutto John conserva un animo sensibile, è un essere legato alla natura per la sua nascita biologica, ma anche alle tradizioni trasmessegli dagli indiani della riserva. E’ dotato di grande intelligenza e forte spiritualità ed è inorridito di fronte alle abitudini della civiltà.
Porta sempre con sé un libro con le opere di Sheakspeare e ne legge ogni tanto dei passi, offrendo al lettore dei momenti di spiazzante piacere e calore, nelle gelide descrizioni del mondo distopico di Londra.
John vive da disadattato nella città, che lo ha accolto solo per deriderlo della sua condizione di non civilizzato. Si innamora perdutamente di Lenina, ma quando ne ha avuto l’occasione si è fermamente rifiutato di avere con lei esperienze sessuali. Ha preferito la castità all’atto sessuale svenduto e consumato velocemente, non ha voluto tradire i suoi valori di sacralità dell’amore e di sacrificio in suo nome.
Non sopporta che lo Stato si arroghi il diritto di somministrare il Soma anche ai bambini e crea il disordine, animando una vera e propria rissa nell’ospedale. John non accetta l’edonismo e il materialismo imposto nella società. Nulla ha valore se non il piacere personale, il dolore è abolito, ma lui ha bisogno del sacrificio e del dolore per apprezzare e meritare il piacere.
Ad una visione relativistica oppone i valori assoluti dell’umano, il diritto di sbagliare per potersi rialzare, il diritto di essere diversi per potersi cambiare. Sceglie di allontanarsi dalla civiltà, ma finisce per doversi uccidere per potersene finalmente liberare.
Linda
Linda è la madre biologica di John, un altro prodotto del sistema di condizionamento, prima perduto e abbandonato e poi reintegrato e ucciso dal sistema stesso. E’ una Beta minus, che vent’anni prima lavorava a Londra al Centro di Incubazione. Nel corso di una relazione col direttore Tomas Tohmakin, decide di fare una gita in visita alla riserva di Malpais.quando finisce in burrone e dopo alcune ricerche viene dichiarata morta. In realtà la donna era viva ed era incinta del direttore. Vive quindi per vent’anni a Malpais con il figlio John, finché Bernard Marx non li incontra e li riporta a Londra. Linda non ha ricevuto i trattamenti antiinvecchiamento diffusi in tutto il mondo civile, ha sul suo corpo i segni della decadenza fisica dell’età e per questo provoca repulsione, inoltre il fatto di aver partorito naturalmente, la fa apparire come una bestia.
Viene così tenuta sedata per evitarle vergogna e sofferenza, con dosi massicce di Soma. Morirà inebetita dalla sostanza, nel giro di pochi mesi.
Mustafa Mond
E’ il governatore dell’Europa Occidentale, ricopre una posizione di grande potere, di leader carismatico. Egli parla ai giovani e gli impartisce i principi cardine del condizionamento. In realtà scopriamo le sue debolezze, nel corso del romanzo.Egli ha rinunciato alla sua passione per la fisica, perché le sue ricerche erano contrarie al programma di ricerca scientifica ammesso dal governo. Consapevolmente ha deciso di abbandonare la scienza, per dedicarsi alla propaganda e alla menzogna, pur di salvaguardare la sua posizione sociale e professionale.
Mond conserva antichi testi letterari da cui trae ispirazione per promulgare i valori della nuova civiltà, sa di non essere perseguibile, perché, dice: “Così come faccio le leggi, le posso anche infrangere.
Helmholtz Watson
E’ un Alfa plus, di bell’aspetto e di successo. E’ professore di scrittura all’ufficio della Propaganda presso l’Istituto di Ingegneria Emozionale. Watson è un abile scrittore e uno stimato professionista.E’ l’unico vero amico di Bernard, capace di prestargli ascolto e di condividere le sue proccupazioni. Non avrebbe nessun motivo per non essere felice, ma mostra una particolare empatia nell’amicizia e sensibilità verso la poesia. Si interroga sull’incapacità delle parole di esprimere a pieno la propria forza interiore.
Anche lui non si é completamente adattato e rappresenta un difetto del sistema, non é ritenuto abbastanza affidabile e viene mandato a vivere e lavorare nelle Isole Falkland.