Siddharta trama
Siddharta è un giovane vissuto in India, alla ricerca del proprio cammino. Il viaggio di Siddharta inizia il suo viaggio insieme all'amico di infanzia Govinda, che lo venera per la sua saggezza.All'inizio i due amici vanno a vivere con i Samana, un gruppo di asceti che conducono una vita essenziale. Dopo un certo periodo, i due decidono di incamminarsi alla ricerca del Buddha Gotama. Govinda si unisce alla cerchia di Gotama, mentre Siddharta prosegue da solo il suo cammino e si reca in una città, dove fa conoscenza con Kamala, innamorandosene, e con lei trascorre gli anni successivi, rinunciando alla ricerca di Sè.
Ad un certo punto Siddharta capisce di aver ceduto alle debolezze umane da cui prima dell'incontro con Kamala rifuggiva, e fugge. Presto Kamala scopre di aspettare un figlio: il piccolo Siddharta.
Nella sua fuga Siddharta è pieno di rimorsi, per gli anni trascorsi insieme a Kamala, che hanno interrotto la sua ricerca spirituale, e pensa al suicidio, idea che subito abbandona grazie alla meditazione dell'Om. Siddharta ora ha di nuovo la sua ragione di vita, che condurrà lungo le sponde dello stesso fiume presso cui voleva suicidarsi. Un barcaiolo insegna a Siddharta il significato dell'acqua e del fiume, visto come un essere vivo, che parla e insegna.
Kamala è in viaggio insieme al piccolo Siddharta, anche essa alla ricerca di Gotama il Buddha, e viene morsa da un serpente, che la uccide.Il figlio piange, richiamando l'attenzione di Siddharta, che cerca di aiutarla, inutilmente, e Siddharta prende con sè suo figlio, che si rivelerà un giovane ribelle, di carattere completamente diverso, opposto a quello di suo padre. Dopo molti anni il figlio scappa e Siddharta pensa a quando egli stesso fuggì da casa per seguire il suo destino. Il dolore di Siddharta cessa ascoltando la luce del fiume, che lo condurrà alla illuminazione. In seguito alla illuminazione di Siddharta, il barcaiolo (avendo portato al termine la sua funziome) parte.
Il romanzo si ciude con l'incontro tra Siddharta e Govinda, entrambi anziani. I due si raccontano le loro vite e Govinda, capendo che Siddharta è diventato egli stesso un Buddha, si inchina al cospetto dell'amico.
Siddharta significato
Siddharta è un romanzo, scritto da Hermann Hesse nel 1922, che narra di un viaggio spirituale alla scoperta di se stessi. Siddharta è un personaggio di fantasia vissuto al tempo di Guatama Buddha.
Il libro è scritto in Germania, con uno stile molto semplice. In seguito al Premio Nobel conferito ad Hesse nel 1946, dopo venti anni dalla pubblicazione del libro, il libro ebbe un notevole successo soprattutto tra i giovani, che si identificavano nella ricerca del protagonista.
Siddharta è un romanzo di formazione, ambientato in India, influenzato dal pensiero di Schopenhauer e dall'induismo, oltre che dai concetti di eterno ritorno e amor fati che Hesse lesse da giovane.
Siddharta analisi
analisi temi
I temi del romanzo si sviluppano lungo il percorso di Siddharta alla ricerca dell'unità. Ogni fase della sua vita è costruita sull'esperienza di quella precedente.Quando Si unisce alla comunità dei Samada, si lascia alle spalle gli insegnamenti dell'infanzia, rinunciando ai possedimenti materiali. Questo gli permette di concentrarsi sulla ricerca di Se stesso ed affinare la sua mente. Tuttavia, questa esperienza sviluppa in lui anche una certa arroganza. Siddharta si focalizza sempre su nuovi obiettivi, "prende e va", a differenza dell'amico Govinda, che continua ad imparare la sua dottrina preferita. Per Siddharta la conoscenza che viene trasmessa dai maestri è utile, ma non conduce alla soddisfazione, alla saggezza che può essere raggiunta solo dall'esperienza, continuando a cercare.
Quando incontra il Buddha,di cui ammira il suo essere puro come quello di un bambino, decide di diventare come lui. Una volta arrivato in città, tuttavia, in seguito all'incontro con Kamala, scopre l'amore sensuale ed il mondo degli affari. Quì si ferma per molti anni, alimentando inconsciamente la sofferenza che deriva dall'avere interrotto la ricerca del suo sè, approdando così ad una sorta di fatalismo che lo porterà vicino al suicidio.
Dopo aver preso coscienza della sua insoddisfazione nei confronti dei beni materiali e dei piaceri carnali, Siddharta lascia la città, iniziando così una nuova fase della sua vita, una nuova rinascita.
Senza possedimenti, adesso Siddharta è in gradi di ascoltare la voce dell'universo, che si manifesta attraverso il rumore del fiume. Nella ricerca di distruzione del proprio Sè, realiza di essere parte di un'anima collettiva, parte di un tutto, tutte le cose diventano una. Così, Siddharta raggiunge l'illuminazione, sviluppando la sua relazione con la natura e vivendo a stretto contatto con essa. Il mondo naturale rappresenta una via di mezzo tra la via ascetica ed il mondo materiale.
La spiritualità è intimamente connessa alla saggezza. Coloro che hanno ottenuto l'illuminazione sono anche saggi. Non si può divenire esseri spirituali tramite lo studio dei libri o tramite la conoscenza, ma tramite una ricerca, una rivelazione personale.
Il tempo è uno dei temi centrali del libro e, secondo molti personaggi il tempo, semplicemente,non esiste. Dopo aver ascoltato il fiume, l'intuizione principale che condurrà Siddharta all'illuminazione, è che il tempo è un'illusione, e che la vita non è un susseguirsi di eventi ma,invece, è onnipresente. L'eternità sorge dall'unità del mondo. Il passato e il futuro sono parte di un eterno presente.
analisi dei personaggi principali
SiddharthaE' alla ricerca dell'illuminazione, e mette alla prova le religione e gli insegnamenti che scopre durante il suo cammino. Ciò che pià caratterizza il personaggio è la sua necessità di andare oltre, che lo condurrà alla comprensione spirituale di se stesso e del mondo. Questa necessità è il motore che lo spinge a superare i momenti in cui si perde a causa delle difficoltà che incontra nella realizzazione di un percorso così difficile e che comporta così tante rinunce.
Govinda
E' il migliore amico di Siddharta, e nutre una profonda venerazione nei confronti dell'amico, anche se ad un certo punto del romanzo le strade dei due si separano, in quanto Siddharta non si accontenta della conoscenza che deriva dalle dottrine, ma è alla ricerca di qualcosa di più completo: la saggezza che deriva dall'esperienza, che non può essere trasmessa tramite l'insegnamento dei maestri. Alla fine del libro anche Govinda raggiunge l'illuminazione tramite l'amore che Siddharta nutre per lui.
Kamala
E' una cortigiana che inizia Siddharta all'arte dell'amore carnale. Kamala aiuta Siddharta ad imparare i modi per sopravvivere nella città ed a superare la vita ascetica con i Samana.
Vasudeva
E' il barcaiolo che guida Siddharta verso l'illuminazione, verso la comprensione di se stesso e dell'universo. Vasudeva ha una condotta impeccabile e accompagna i veri ricercatori di verità e saggezza. E' intimamente collegato al fiume, visto come metafora della vita, e proprio tramite la comprensione di questa metafora conduce Siddharta alla realizzazione di sè, all'illuminazione.
Gotama
Un mistico con molti seguaci, conosciuto col nume di Buddha, che ha ottenuto l'illuminazione. Insegna ai suoi seguaci il percorso per il nirvana. Siddharta e Govinda lo incontrano, e mentre Govinda diventa un suo seguace, Siddharta realizza che anche se Gotama ha ottenuto l'illuminazione, non necessariamente anche i suoi insegnamenti conducano gli altri a trovarla. Kamaswami
E' un anziano uomo di affari che insegna a Siddharta l'arte degli affari e la realizzazione sociale. Siddharta, dopo lungo tempo, capisce che tale realizzazione è effimera e non conduce alla felicità e alla realizzazione.
il giovane Siddharta
E' il figlio di Siddharta, nato dalla relazione con Kamala. Rappresenta la prova finale che suo padre deve superare prima di arrivare all'illuminazione. Quando sua madre muore inizia a vivere con suo padre. Il suo carattere materialista rende incompatibile la vita con suo padre, che pur amandolo, deve lasciarlo andare per permettere ad entrambi di seguire le rispettive strade, proprio come il di Siddharta padre aveva dovuto lasciarlo andare verso la scoperta del mondo.
Cosa significa il nome Siddhartha? La parola Siddhartha è composta da due parole in lingua sanscrita. La prima, siddha (che significa raggiunto) e la seconda parola, artha (che significa ciò che è stato cercato).
Unendo le due parole Siddhartha significa colui che ha trovato il significato (dell'esistenza) o colui che ha raggiunto i suoi obiettivi.
Uno dei motivi cui il libro deve la sua fama è la facilità da parte del lettore nell'immedesimarsi con il doloroso viaggio di Siddharta alla ricerca di se.
Durante il viaggio, Siddharta percorre il cammino che porta dall'impazienza e l'impeto degli anni giovanili alla saggezza dell'età adulta.
In tutte le fasi della sua vita, Siddhartha deve "cercare il proprio obiettivo" in una ricerca personale senza la guida di un maestro o autorità di alcun tipo.
In tutta la durata del romanzo, Siddharta deve difendere il suo percorso di ricerca personale ed esperienziale dai tentativi di figure religiose o mistiche di insegnargli la strada che codice all'illuminazione.
Ad un certo punto, neanche le pratiche ascetiche portano il protagonista più vicino all'illuminazione.
Vasudeva completa l'ingresso di Siddhartha nella sua fase finale di autorealizzazione non tentando di insegnare o indottrinare, bensì mostrando a Siddhartha che le vie insondabili del fiume promettono rivelazione.
È l'istruzione di sedersi e ascoltare il fiume che porta la scoperta spirituale di Siddharta, permettendogli di comprendere e sperimentare cose che non possono essere spiegate a parole. Unità, moralità e verità si rivelano a Siddhartha quando smette di cercarle. Scopre che non tutti i concetti possono essere spiegati a parole ma devono essere vissuti per essere compresi, e ogni individuo deve seguire il proprio percorso per sperimentare l'Illuminazione.